Si è tenuta oggi a Catanzaro, nella “Piazza d’Armi” della caserma sede del Comando Legione Carabinieri “Calabria”, la cerimonia del 208° Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Quest’anno, dopo le ultime due edizioni caratterizzate dalle restrizioni imposte dalla pandemia, è stato possibile finalmente celebrare l’evento con la partecipazione di Autorità civili, militari e religiose e di un nutrito numero di ospiti.
Le celebrazioni sono iniziate già nella mattinata con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti, presente all’interno della Caserma “Triggiani” nel centro storico di Catanzaro. Nella serata, invece, alla Legione Carabinieri “Calabria” in via Marafioti, il Capitano Marco Colì, Comandante dello schieramento in armi composto dalla Bandiera di Guerra scortata da un gruppo di Carabinieri del 14° Battaglione “Calabria”, da un plotone di Carabinieri in Grande Uniforme Storica, un altro di Comandanti di Stazione, un terzo plotone composto da Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e, infine, un plotone misto costituito da Carabinieri Forestali, da militari dell’8° Nucleo Elicotteri, del 14° Battaglione “Calabria” e delle unità cinofile di Vibo Valentia, ha reso gli onori militari al Comandante della Legione “Calabria”, Generale di Brigata Pietro Salsano, che ha passato in rassegna i reparti schierati. A seguire, si è data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del Comandante Generale dell’Arma. Il Generale Salsano si è poi rivolto a tutti i suoi Carabinieri e agli ospiti presenti, indicando i punti cardine sui cui si sta sviluppando l’attività dell’Arma in Calabria. L’alto Ufficiale ha così posto l’accento sulla forza dell’Arma come polizia di prossimità sempre più vicina ai cittadini in ragione della capillarità dei suoi presidi, presenti anche nei territori più isolati, dove i Carabinieri si occupano sia delle situazioni più fastidiose e difficili nella vita quotidiana della popolazione come i furti, le liti condominiali e di vicinato e ogni forma di sopruso e sopraffazione, sia del contrasto alla criminalità organizzata. È stato poi tracciato un bilancio dell’attività istituzionale dell’Arma in Calabria, evidenziando i positivi risultati raggiunti anche alla luce della riduzione nell’ultimo anno dei reati predatori e dei fatti di sangue.
La strategia, descritta dal Generale, prevede una concreta e continua iterazione tra le articolazioni territoriali e specialistiche dell’Arma calabrese. Prova di ciò sono state le tre recenti operazioni denominate Deep svoltesi nei decorsi mesi di marzo, aprile e maggio, che hanno interessato quasi 700 km di fascia costiera, 192 siti tra impianti di depurazione delle acque, pompe di sollevamento, vasche di contenimento fanghi, autolavaggi, cementifici e lavanderie industriali, portando alla denuncia in stato di libertà di 82 persone e all’elevazione di sanzioni amministrative per circa un milione di euro.