Sarà necessario un ulteriore turno di voto, il 26 giugno prossimo, per sapere chi sarà il futuro sindaco di Catanzaro, città capoluogo della Regione. Al ballottaggio dovrebbero andare il candidato civico Valerio Donato, docente universitario ex Pd, sostenuto anche da Lega e Forza Italia ma senza simboli di partito e il candidato del campo largo Pd-M5s Nicola Fiorita, anche lui docente universitario. Una città, Catanzaro, in cui il centrodestra non è riuscito a fare sintesi su un nome unitario presentandosi così spacchettato e sostenendo tre candidati diversi. Nel capoluogo calabrese il centrosinistra, invece, ha dato vita a quel campo largo profetizzato da Enrico Letta anche a livello nazionale, a trazione Pd e 5s, presenti con proprie liste e simboli. Secondo gli exit poll realizzati dal consorzio Opinio Italia per la Rai, Donato è in vantaggio con un gradimento indicato in una forbice che va dal 40 al 44%. Il suo sfidante viene indicato tra il 31 e il 35%. Più distanti gli altri candidati principali della sfida per la poltrona di palazzo De Nobili. Antonello Talerico, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, anche lui di area centrodestra e sostenuto da un altro pezzetto della coalizione, Noi con l’Italia, è dato tra il 13 ed il 17% mentre l’unica candidata donna della tornata, la parlamentare di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, sostenuta dal suo partito e dal sindaco uscente Sergio Abramo, viene indicata tra il 7 ed il 9%. E non sono mancati i primi commenti dei protagonisti in campo. Nicola Fiorita ha affermato “di essere soddisfatto del risultato che sta maturando perché, ovviamente, il nostro obiettivo era quello di arrivare al ballottaggio impedendo così al sistema di potere che si era raggrumato attorno a Valerio Donato di conseguire quella vittoria al primo turno che loro ritenevano scontata. Adesso Catanzaro ha 15 giorni di tempo per scegliere tra il cambiamento e la conservazione”. “Se il Centrodestra mi dice che abbandona Mangialavori (senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Calabria, ndr) e alcuni personaggi e che non avranno alcun ruolo nell’esecutivo, tutto può succedere”, ha detto, dal canto suo, il candidato a sindaco Antonello Talerico, che le proiezioni danno al terzo posto come candidato a sindaco. “Si sono fatte – ha aggiunto Talerico – valutazioni personali. Qualcuno si è garantito la candidatura alla Camera, qualche altro al Senato. Non hanno fatto certamente l’interesse della città. Ci sono stati sei candidati a sindaco, tre dei quali espressione del centrodestra; uno che si definisce marxista e che viene sostenuto dalla Lega; l’altro, Wanda Ferro, prestigiosa candidata, aveva rifiutato il sostegno interpartitico ed è stata costretta a candidarsi perché glielo hanno imposto a livello nazionale. L’unica candidatura libera del centrodestra era la mia”. “Riguardo le nostre scelte in vista del ballottaggio, aspettiamo il dato definitivo e poi su questo ragioneremo. Un ragionamento che dovremo fare su base nazionale. A Catanzaro, in particolare, valuteremo l’eventualità di un sostegno da parte nostra sulla base di programmi e visione della città, che sono battaglia storiche care a Fratelli d’Italia. In ogni caso, va sottolineato che la nostra posizione é antitetica rispetto a quella del Pd e dei Cinquestelle”. Così la deputata di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, candidata a sindaco di Catanzaro con il sostegno del suo partito. “Dalle prime proiezioni – ha aggiunto – emerge un buon risultato mio e di Fratelli d’Italia, in linea con le aspettative. Bisogna ricordare che io, come candidata a sindaco, sono scesa in campo appena 48 ore prima della presentazione delle liste, insieme ad un gruppo di persone giovani, uomini e donne alla prima esperienza elettorale. La nostra scelta ha portato ad un ballottaggio sicuro, ma é stata anche una scelta che è risultata strapremiata rispetto a candidati che potevano contare, come Donato, su dieci liste, mentre Fiorita e Talerico ne avevano cinque. Noi, invece, abbiamo corso con la sola lista di Fratelli d’Italia, orgogliosamente con il nostro simbolo”. Sul possibile ballottaggio è intervenuto con una nota Domenico Tallini, responsabile regionale Enti locali di Noi con l’Italia. “L’esperienza ci dice che bisogna attendere i dati reali prima di avventurarsi nelle solite dotte analisi politiche. Un dato però emerge dagli exit poll di ieri sera: la candidatura di Antonello Talerico, sostenuta con convinzione da Noi con l’Italia, ha rappresentato l’autentica novità di questa tornata elettorale e il consenso che è riuscito a raccogliere ha dimostrato che senza l’area moderata il centrodestra non vince”. Lo afferma in una nota Domenico Tallini, responsabile regionale Enti locali di Noi con l’Italia. “Un risultato per me positivo. La mia è una proposta civica che è riuscita da sola ad avere l’adesione di tanti, e di tanti partiti, ci si aspettava ovviamente qualche sfilacciatura nel voto perché ovviamente non è facile mettere in campo una proposta civica sulla quale si chiede l’adesione di gruppi e liste di centrosinistra e di centrodestra”. Lo ha detto il candidato sindaco di Catanzaro, Valerio Donato, commentando con i giornalisti i dati dello spoglio delle Comunali nel capoluogo calabrese, dati che lo vedono in testa ma comunque al ballottaggio. Donato, ex Pd, è sostenuto da una coalizione composta da forze di centrosinistra ma anche da forze di centrodestra come Lega e Forza Italia (senza, peraltro, i simboli di partito): al secondo turno sfiderà il candidato sindaco del centrosinistra, Nicola Fiorita. “Abbiamo raggiunto – ha poi aggiunto Donato – un ottimo risultato che ci fa ben sperare per il ballottaggio, quindi non posso che essere contento. Vediamo dopo quanto sarà questa sfilacciatura, ma – ripeto – è un ordine di numeri di voti che noi ci attendevamo. Fiorita dice che ero sicuro di vincere al primo turno? Lo dice Fiorita, io sto dicendo esattamente il contrario, e cioè che non era facile, con sei candidati e con una proposta molto nuova, innovativa, che non parte dagli schieramenti e che anche voi esperti avete difficoltà a condividere nella sua esposizione”. Secondo Donato “la mia coalizione è sostenuta da tre liste di centrosinistra, due di centro e cinque di centrodestra, perché bisogna dire che sono il candidato di centrodestra? Io sono il candidato sindaco. E’ riduttivo, anche per chi viene dal centrosinistra e si sente appartenere a una forza politica. I partiti di centrodestra che mi appoggiano mi sostengono esattamente come mi sostengono socialisti, ex Pd, o il Pd stesso, è una coalizione civica. La civica – ha concluso Donato – non può essere appoggiata da Lega e Forza Italia? Io non ho mai detto che la mia candidatura è di centrosinistra”.