Lo “Stato Teocratico Antartico di San Giorgio” vantava un capo di Stato, un governo e relativi ministri, una Corte di giustizia, un Tribunale supremo, una gazzetta ufficiale e la possibilità di rilasciare documenti di identità validi anche per l’espatrio. Ma le oltre 700 persone residenti in tutta Italia che hanno pagato dai 200 ai 1.000 euro per ottenerne la cittadinanza hanno scoperto sulla propria pelle che lo Stato esisteva solo sulla carta. Così come i tanti benefit -soprattutto di natura economica e fiscale -legati a quella cittadinanza. E’ il ‘cuore’ del mega raggiro scoperto dalla Polizia di Stato di Catanzaro: 30 gli indagati, 12 le ordinanze di applicazione degli arresti domiciliari (più un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) emesse dal gip di Catanzaro ed eseguite dalla Digos del capoluogo calabrese. In almeno due casi è emersa anche la vendita di terreni in Antartide con annesso titolo nobiliare. E un’ulteriore somma di denaro sarebbe stata chiesta ai neocittadini “antartici” per l’acquisto dell’isola di Kouneli, in Grecia, utile a dare una concreta territorialità allo Stato. I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e riciclaggio. Le indagini hanno preso avvio il 7 aprile 2021 dalla perquisizione di un immobile di Catanzaro, sedicente sede diplomatica dello “Stato Teocratico” e hanno progressivamente portato a delineare l’esistenza di un’associazione a delinquere operante su tutto il territorio nazionale, con ‘basi’ a Catanzaro, Alcamo e Teramo, finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di truffe basate appunto sull’esistenza dello Stato, dotato di un’autonoma sovranità e di connessi privilegi, asseritamente in forza del Trattato Antartico del 1959. Ai neo cittadini veniva prospettata la possibilità di ricevere finanziamenti per i propri progetti di ricerca, di fruire di una burocrazia più snella o di utilizzare i documenti dello Stato per circolare liberamente in Italia e all’estero. Tra le persone finite ai domiciliari ci sono anche un ex generale della Guardia di finanza, Mario Farnesi, di 72 anni, e un ex maresciallo dei carabinieri Emanuele Frasca (56) entrambi in pensione. Le altre persone ai domiciliari sono Damiano Bonventre (71); Liliya Koshuba (66);Paola Dalle Luche; Giuliano Sartoron (50); Federico Lombardi (65); Enrico Gambini (56); Lorella Cofone (59); Nicola Pistoia (64); Roberto Santi (69); Fabrizio Barberio (50). Per Carmina Talarico (60) disposto l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria. Altre 30 persone risultano indagate senza provvedimento. Nell’ambito di questa operazione un anno addietro venne arrestato a Teramo, dalla Digos di Catanzaro, un medico no vax, Roberto Petrella, divenuto famoso assieme ad altri suoi colleghi per avere tentato di creare un albo dei medici di Sangiorgio reclutando medici radiati o sospesi dall’albo. Petrella si dichiarava cittadino dello Stato Teocratico Antartico di San Giorgio.