CATANZARO. Il Movimento Diritti Civili ha deciso, martedì 30 giugno, avvalendosi della legge 11 marzo 1953, n. 87 (e successive modificazioni) di costituirsi in giudizio davanti alla Corte Costituzionale nel procedimento in atto sulla legittimità costituzionale della nuova legge elettorale calabrese. Lo rende noto il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che ha già intanto dato mandato al suo legale di chiedere di essere subito ascoltato dalla Consulta in merito alla modifica della legge elettorale regionale calabrese e alla vicenda delle primarie istituzionali che hanno visto Diritti Civili lo scorso anno presentare la Lista (l’unica Lista ad essere stata presentata), regolarmente accolta e poi ritirata”. Corbelli informa che questa mattina ha già inoltrato, per e-mail, al Dipartimento Presidenza della Giunta Regionale – Settore Affari generali, la richiesta urgente di certificazione della presentazione, regolare accettazione successivo ritiro della Lista Diritti Civili, lo scorso anno, alle elezioni primarie del Presidente della Giunta e del Consiglio regionale. Documentazione questa che sarà allegata alla richiesta di costituzione in giudizio davanti alla Corte Costituzionale. Corbelli preannuncia quella che definisce “una nuova lunga e importante battaglia di legalità, dopo quella condotta l’estate scorsa per lo svolgimento delle primarie istituzionali. Una nuova battaglia di Giustizia che, così come abbiamo fatto lo scorso anno per le primarie istituzionali, abbiamo il dovere di fare a difesa della legalità e nell’interesse esclusivo della Calabria, afferma Corbelli. Una cosa è certa: il giudizio e il pronunciamento della Corte Costituzionale sulla legittimità costituzionale (o meno) della nuova legge elettorale non può assolutamente prescindere dalla vicenda delle elezioni primarie istituzionali e da quello che Diritti Civili dirà, produrrà e dimostrerà davanti ai giudici della Consulta. Ancora una volta grazie alla nostra nuova e giusta battaglia sarà scritta un’altra pagina di Giustizia, che segnerà il futuro della nostra regione”. L’iniziativa di Corbelli è da collegare al ricorso presentato da Wanda Ferro, candidata alla presidenza della Regione arrivata seconda ed esclusa dal Consiglio regionale, e alla richiesta della Tar della Calabria alla Consulta di chiarimenti su possibili aspetti di incostituzionalità della nuova legge elettorale regionale calabrese. Corbelli sarebbe stato chiamato in causa nella relazione del Tar calabrese alla Corte Costituzionale per la vicenda delle primarie istituzionali e della Lista Diritti Civili.