TREBISACCE(CS)/ I lavoratori del consorzio di Bonifica dei Bacini Jonici del Cosentino di Trebisacce, dopo lo sciopero di martedì 11 ottobre, ieri hanno nuovamente protestato insieme ai rappresentanti sindacali della Flai Cgil, Fai Cisl e Uibi Uil. Stanno presidiando, incatenati al cancello, l’entrata del consorzio, per la mancata erogazione di ben sei mensilità. Una protesta decisa perché a tutt’oggi i lavoratori, nonostante le assicurazioni che avevano avuto nel corso dello sciopero, non hanno ricevuto alcun riscontro per il pagamento delle mensilità che vantano. “I lavoratori continueranno nella loro lotta fino a quando – afferma, a nome delle organizzazioni sindacali, Federica Pietramala (Flai Cgil) – non riceveranno le loro giuste spettanze. Sono agli estremi non riescono ad andare più avanti e poi non è più accettabile lavorare senza essere pagati”. Solidarietà e vicinanza è stata espressa da parte del sindaco di Cassano Ionio Gianni Papasso ai lavoratori del Consorzio di bonifica di Trebisscce. Papasso ha auspicato che presto, “la vertenza possa essere definita e superata nelle sede deputate, affinchè tutto possa ritornare alla normalità con la ripresa ordinaria delle attività lavorative”. Il sindaco ha colto l’occasione per sottolineare il ruolo importante della presenza dei lavoratori del Consorzio a tutela, difesa e salvaguardia del territorio dello Jonio cosentino, che ingloba gran parte della Piana di Sibari. “Il Consorzio – ha sostenuto Papasso – con la sua azione continua garantisce nel tempo di tutela del territorio di competenza strutturalmente debole e fortemente esposto a degrado. E’ appena il caso di ricordare che il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino, ha competenza su un vasto comprensorio che ingloba decine di comuni della provincia di Cosenza, per un perimetro complessivo di 112.984 ettari. Con la forza lavoro in organico, il Consorzio esplica attività complesse e articolate che generano azioni di sviluppo economico, di produzione agricola, di difesa del suolo, di difesa dell’ambiente e del paesaggio e della conservazione e utilizzazione del patrimonio idrico”.