“Non deve fare paura perché chi non dovesse richiedere di fare l’autonomia differenziata avrà garanzia di avere le medesime risorse e un meccanismo perequativo che è in grado di superare le sperequazioni esistenti precedentemente”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, nel corso di una conferenza stampa a Catanzaro, nella sede della Regione Calabria, dove ha incontrato il governatore calabrese Roberto Occhiuto. Calderoli ha anche incontrato la Giunta regionale della Calabria, il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, e il segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo. “Nessuna paura -ha aggiunto Calderoli- sotto questo aspetto. Vedo delle grosse opportunità proprio per le caratteristiche di diversità che l’Italia ha e quindi un aumento di potenzialità che in ciascuna regione può determinare l’aumento del Pil, dell’occupazione, del benessere. Calderoli ha poi aggiunto: “Sono dell’idea che ciascuna Regione deve essere messa in grado di dare il massimo. Se ha deficit a livello dell’istruzione così come in tutte le altre materie o competenze queste devono essere superate e riallineate una volta per tutte. Non sono solo i 22 anni della mancata attuazione dell’ultima modifica della Costituzione, la nostra Costituzione ha 75 anni e il deficit e la sperequazione non è cosa che noi stiamo portando. Noi -ha rimarcato il ministro per gli Affari regionali- cerchiamo uno strumento con cui superarla. Il dato di fatto è che il centralismo ha portato a questo dato di fatto”. Secondo Calderoli “devono essere definiti i Lep, i costi e i fabbisogni standard. La spesa storica sarà un’operazione trasparenza per verificare come i soldi sono stati spesi in passato, se bene o se male, e che fine abbiano fatto. La mia speranza -ha detto ancora Calderoli- è che la legge possa uscire dal Consiglio dei ministri con approvazione preliminare e quindi venga mandata in Conferenza unificata nel mese di gennaio e che per gennaio possa essere approvata come proposta di legge che dovrà poi essere discussa dal Parlamento”. Calderoli ha inoltre sottolineato che il presidenzialismo e l’autonomia differenziata “hanno strade completamente diverse e rincorrere l’una per l’altra veramente mi sembra sconclusionato e privo di senso e significato”.