CATANZARO. Si è chiuso con successo il “Piccolo festival del cinema rock”, la rassegna che ha animato per tre serate il museo del rock di Catanzaro attraverso un excursus dedicato ad alcune pellicole cult degli anni ’70 presentante e commentate dal curatore dello spazio espositivo, Piergiorgio Caruso. Dal documentario “Mad dogs and englishman” su un giovane Joe Cocker all’epoca del suo massimo fulgore al capolavoro “Blow Up” di Michelangelo Antonioni, girato in una Londra crocevia di mode giovanili, musica e contestazione, fino alla conclusione con “Harold and Maude”, inno alla fantasia e alla libertà individuale con la colonna musicale di Cat Stevens, la tre giorni ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e variegato a dimostrazione di un consenso sempre più crescente che lo spazio espositivo è riuscito a ritagliarsi dopo la riapertura nella sede di via Turco. Oltre ad ospitare un ricco percorso che si snoda tra rarissimi dischi in vinile, pregiati manifesti, riviste e fanzine da collezione, il museo del rock – grazie alla volontà dell’amministrazione Abramo – si sta distinguendo quale apprezzato contenitore culturale e luogo di aggregazione, nel cuore del centro storico, capace di conquistare l’attenzione e la curiosità anche dei più giovani. Dopo il breve excursus dedicato al cinema, il museo continuerà ad ospitare anche nelle prossime settimane altre iniziative volte a creare un connubio tra le diverse forme d’arte offrendosi quale punto di riferimento per tutto il pubblico degli appassionati.