“Adesso la misura è davvero colma. Dopo la provocazione arrivata dal governatore della Liguria Giovanni Toti che proponeva di sottrarre i fondi europei alle Regioni che non riescono a spenderli premiando le regioni virtuose, arriva l’affondo del ministro Calderoli”. A sostenerlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua. “La proposta di autonomia differenziata per come è stata formulata fin qui – prosegue – non è accettabile, perché ancorata al criterio della spesa storica, non prevede meccanismi di perequazione e non fa chiarezza sui Lep, Livelli essenziali di prestazione. Il ministro, al quale proprio sul punto sono arrivate richieste di chiarimenti dai sindacati e della stessa Conferenza Stato-Regioni, trova una soluzione che aggraverebbe ancora di più il problema. La sua proposta sarebbe quella di finanziare i Lep con i fondi europei non spesi nella programmazione 2014-2020. Praticamente il governo Meloni vuole finanziare i Lep con stanziamenti che sono già delle Regioni del Sud che li perderebbero e, al contempo, non riceverebbero nessun fondo aggiuntivo per i Lep. Si tratta di una misura che non solo penalizza ancora una volta le Regioni meridionali, ma che presenta anche aspetti di incostituzionalità, in quanto le risorse europee sono complementari alla spesa ordinaria dello Stato verso i territori e in nessun caso possono sostituirla”. “Ci troviamo davanti – conclude Bevacqua – a una proposta non soltanto iniqua e inaccettabile ma che dimostra, ancora una volta, quali siano le reali intenzioni della Lega e del governo di centrodestra. Tramite l’autonomia differenziata si vuole soltanto premiare il Nord del Paese e affossare in maniera definitiva le regioni meridionali. A tutti i livelli il Pd si opporrà a un simile disegno politico che non può trovare accoglimento”.