Anche se il meteo non aiuterà, si prevede infatti freddo e in qualche caso anche pioggia, la Pasqua 2023 promette di riportare finalmente il turismo al periodo prepandemico e forse anche un pochino più in sù. Sono infatti tutte più che buone le previsioni degli operatori, nonostante i rincari denunciati specialmente nei trasporti da quasi tutte le associazioni di consumatori: non solo gli italiani viaggeranno molto in Italia ma ripartiranno anche per l’estero e finalmente anche gli stranieri torneranno ad affollare le nostre città d’arte ma anche mare e montagna. E sono tantissime le opportunità dalle grandi mostre ai musei aperti (sul sito del Mic l’elenco aggiornato) fino ai classici eventi pasquali: dalla via Crucis a Roma alla Madonna che scappa in piazza a Sulmona alla corsa dell’Angelo a Ischia. Secondo le previsioni dell’Osservatorio sul Turismo di Confcommercio di Swg sono oltre 16 milioni gli italiani pronti a partire per Pasqua e 25 aprile. Senza contare 2,5 milioni di indecisi, saranno almeno 8 milioni i vacanzieri pasquali, di cui il 60% farà 2 notti fuori casa, ma uno su dieci “si allungherà” anche per tutta la settimana. Destinazioni all’interno della propria regione per uno su due mentre, della restante metà, 8 viaggeranno altrove ma sempre in Italia e 2 verso l’estero. Le località di mare sono le più ambite (22%) seguite da città d’arte e borghi (assieme 28%) per una spesa complessiva attorno ai 4 miliardi di euro. Secondo Federalberghi saranno 11.5 milioni i fortunati in partenza: il 95,6% degli intervistati resterà in Italia, mentre il 4,4% sceglierà una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (31,6%), le località d’arte (30,8%), la montagna (17,6%) e, a seguire, i laghi (5,0%) e le località termali (1,3%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, vincono le grandi capitali europee (68,2%), seguite da quelle extraeuropee (13,6%), dalle località marine (9,2%) e dal viaggio in crociera (4,5%). Previsioni rosee arrivano anche dall’indagine realizzata da Cst per Assoturismo Confesercenti: sulla base delle prenotazioni attuali, sono attese 6,7 milioni di presenze nel sistema ricettivo ufficiale italiano, il +7,3% sul 2022. Per la settimana di Pasqua e dei Ponti di primavera sono stati acquistati oltre 1,2 milioni di pacchetti vacanza tutto compreso presso la rete delle agenzie italiane, con un aumento del +11% sullo scorso anno. A farla da padrone è la voglia di viaggi oltre confine, in aumento del +23% rispetto al 2022, mentre le destinazioni italiane calano del -7%. Secondo Federturismo Confidustria nonostante il caro prezzi pesi sui bilanci delle famiglie gli italiani non rinunceranno al weekend di Pasqua anche se preferiranno mete più vicine da raggiungere in poche ore di auto o di treno riducendo al massimo a due il numero di notti fuori casa e si registra un +15% di stranieri. Prenotazioni in crescita anche quelle registrate da Confindustria Alberghi con aumenti a doppia cifra.
In viaggio il 24% degli italiani, 500 mila in agriturismo
Quasi un italiano su quattro ha scelto di mettersi in viaggio nel weekend di Pasqua per raggiungere parenti e amici, andare in vacanza o semplicemente fare una gita in giornata. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ che evidenzia la voglia di evasione degli italiani, nonostante il ritorno improvviso del freddo e le preoccupazioni per la guerra in Ucraina. Le mete preferite restano quelle italiane per il 95% dei vacanzieri, dal mare alle città d’arte alla montagna. Gettonatissimi gli agriturismi dove, secondo Campagna Amica Terranostra saranno oltre 500 mila le presenze degli italiani spinti dalla voglia di stare all’aria aperta alla ricerca del buon cibo. Un’offerta che traina anche i piccoli borghi con meno di cinquemila abitanti dove nasce il 92% delle produzioni tipiche nazionali. A far scegliere una delle 25.400 aziende agrituristiche è anche la spinta verso un turismo tutto Made in Italy di prossimità, “sostenibile” in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere, con un occhio attento al piacere della tavola. Tanti i menu che per questa Pasqua hanno riservato al pesce un posto d’onore, scelto da quasi sei italiani su dieci (58%), fa sapere Coldiretti/Ixè, evdenziandone una forte presenza a partire dal Venerdì Santo. Un appuntamento che porta molti ad astenersi dal consumo di carne per rispettare una tradizione culturale e religiosa quest’anno ancora più sentita. Otto milioni di cittadini, secondo Coldiretti, hanno deciso quest’anno di fare il digiuno, riscoprendo una pratica che si era affievolita nel tempo, con un unico pasto durante la giornata. Tra coloro che mangeranno di magro a Pasqua ad essere preferito, precisa la Coldiretti, è soprattutto il pesce azzurro, dalle alici alle sardine fino agli sgombri venduti a prezzi piu’ contenuti secondo i criteri di sobrietà richiesti dalla ricorrenza.