“Credo che vi sia una consapevolezza: che è il sistema Paese che deve offrire una risposta a questa emergenza. Bisogna andare al di là degli steccati, bisogna fare sinergia. E oggi qui insieme al presidente Occhiuto abbiamo già come dire individuato alcune linee di azione”. A dirlo è stato è stato il capo dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, prefetto Valerio Valenti, ieri in Calabria, al termine dell’incontro avuto con il presidente della Regione Roberto Occhiuto ed il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro. “L’intervento del ministero – ha aggiunto – già prima della dichiarazione dello stato di emergenza era orientato a individuare le aree di maggiore afflusso e strutturare in queste aree degli ambiti nei quali poter meglio accogliere, meglio, diciamo, assorbire l’onda d’urto e al tempo stesso trattenere fino al rimpatrio eventuali migranti provenienti dai cosiddetti Paesi sicuri. Su questa linea di azione abbiamo trovato, in Sicilia come in Calabria, una grande sensibilità dei presidenti di regione che fin dal primo momento hanno manifestato la loro attenzione al problema ma anche, devo dire, dai sindaci di tutti i comuni nei quali questi episodi accadono, quindi al di là dell’appartenenza ad una parte o all’altra”. “Nelle prossime ore -ha aggiunto- passeremo alla fase operativa lavorando braccio a braccio con le nostre strutture tecniche del ministero insieme alla protezione civile della regione che ci darà tutto quel supporto necessario per potere realizzare gli interventi. E’ necessario migliorare ancora di più la qualità dei servizi di accoglienza dei migranti che giungono nel nostro Paese, in modo anche da sostenere l’azione dei sindaci dei comuni interessati dal fenomeno migratorio -ha detto ancora a margine di un sopralluogo che ha effettuato nel porto di Roccella Ionica, teatro negli ultimi 28 mesi di 150 sbarchi di migranti. “I numeri degli arrivi di migranti, in particolare, in Calabria e in Sicilia -ha aggiunto Valenti- fanno pensare che in tema, appunto, di sbarchi dovremo essere pronti ad affrontare un’emergenza. Ecco perché il Governo ha già deciso di dichiarare lo stato di emergenza”. Il prefetto Valenti, nel corso della visita, ha visionato la tensostruttura realizzata nell’area portuale ed utilizzata per la prima accoglienza dei migranti. La struttura é gestita dai volontari della Croce rossa italiana e della Protezione civile e da una equipe di Medici senza frontiere.