POLISTENA. “La contrattazione sociale, di secondo livello e del territorio: le criticità del sistema degli appalti” è stato l’argomento al centro del dibattito che ha aperto giovedì mattina la Festa del lavoro a Polistena, organizzata da Cgil Gioia Tauro. Sono partiti dunque, è scritto in una nota del sindacato, i quattro giorni di incontri, approfondimenti, dialoghi tra Cgil, rappresentanti delle istituzioni, dell’università, della società civile, associazioni ma anche tanta musica, teatro e intrattenimento. Sanità, lotta alla ‘ndrangheta, contratto per gli esclusi, solo alcuni dei temi che verranno trattati in questi giorni. Stamani, su contrattazione sociale e appalti, sono interventi i segretari generali di Funzione pubblica Cgil Calabria Alfredo Iorno, di Fillea Cgil Calabria, Luigi Veraldi e di Filcams Cgil Calabria Luigi Scarnati. “Un tema vasto e complesso – ha sostenuto Iorno – se si lega anche a quello degli appalti, che sarà centrale nella conferenza di organizzazione della Cgil che è prossima, mentre sempre di più assistiamo a politiche nazionali volte a marginalizzare i soggetti istituzionali intermedi e creare interlocuzione diretta tra governo e cittadini. La contrattazione sociale invece individua bisogni ed è inclusiva. Pensiamo soprattutto ai diritti degli esclusi, alle giovani coppie, agli anziani, in un contesto di crisi con 142 comuni calabresi in dissesto e in un momento di riassetto degli enti locali. Sui contratti pubblici, il controllo è passato dall’autorità di vigilanza all’autorità nazionale anticorruzione e questo la dice tutta. Tra le priorità, quella di insistere su contratti di filiera, che garantiscano ai lavoratori a parità di prestazione lo stesso contratto”. Veraldi, intervenendo specificamente sul tema degli appalti, ha sottolineato l’importanza della proposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil, di un testo unico che regolamenti la complessa questione degli appalti in Calabria da presentare alla Regione. Tanti gli aspetti non trascurabili, “dalla clausola di salvaguardia sociale per i lavoratori alla responsabilità solidale – ha detto -. La trasparenza nell’applicazione delle norme contrattuali e negli appalti è l’unico modo per combattere il lavoro nero e irregolare”. Infine Scarnati ha posto l’accento, tra le altre cose, su un fondo per le politiche sociali che è passato dagli 800 milioni del 2006 ai 39 milioni di oggi, e di una regione come la Calabria che subisce più di altre questo aspetto. “La priorità – ha detto – è la grande marea di persone che hanno perso negli ultimi anni il posto di lavoro. Per questo occorre un tavolo con Regione e imprenditori dove si affronti nei dettagli il tema della contrattazione sociale, degli incentivi ai lavoratori in difficoltà, mentre rimane aperta e da risolvere al più presto anche la questione delle aziende della grande distribuzione poste sotto sequestro nel territorio della Piana e che hanno lasciato in bilico i dipendenti senza è ricollocarli né provvedere agli ammortizzatori sociali”.