CATANZARO. Il presidente del Consiglio per le autonomie locali della Calabria, e sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, è intervenuto, con una nota, sulla situazione del settore rifiuti nella regione. “La politica regionale, da destra a sinistra senza distinzioni, sta dimostrando una innaturale, controproducente e distruttiva impasse sul fronte dei rifiuti. Palazzo Campanella – dice Abramo – è riuscito, ancora una volta, a centrare un sonoro fallimento nell’ambito della gestione e raccolta della spazzatura. Se il direttore generale del dipartimento regionale all’ambiente, Bruno Gualtieri, non continuasse ad agire, ed è l’unico, con grande senso di responsabilità, il settore rifiuti della Calabria scoppierebbe definitivamente, lasciando nel caos, ambientale ma non solo, l’intero territorio e gli oltre 400 Comuni che stanno facendo sforzi immani per evitare il ripiombare dell’emergenza. Saltata una prima soluzione, l’utilizzo della contabilità speciale per reggere il sistema, bruciata la possibilità di ricorrere a un’anticipazione di cassa, il Consiglio regionale doveva almeno prendere in considerazione la terza ipotesi nell’ultima sessione dei lavori, per mettere un tappo, attraverso semplici variazioni di bilancio, a una situazione ormai critica. Invece, denotando una totale incapacità di ascoltare gli enti locali e, dunque, i cittadini, i rappresentanti di Palazzo Campanella hanno pensato bene di lavarsene le mani ancora una volta. Il timore dell’assessore all’ambiente Pugliano, di vedere le strade calabresi invase nuovamente dai rifiuti, non è lontano dalla realtà. A breve tutti i contratti con le aziende incaricate della raccolta dei rifiuti scadranno. Cosa pensano di poter fare, i consiglieri regionali, se non vogliono approvare lo stanziamento di un budget necessario, irrinunciabile e prioritario alla ripartenza del sistema? E dove pensano di inviare la spazzatura se dovesse chiudere anche l’ultima discarica della regione, quella di Pianopoli, la cui proroga scadrà fra meno di dieci giorni? Il default sembra annunciato se non si trova un rimedio concreto e immediato. I Comuni non hanno più intenzione di rimanere a guardare, inermi, l’indolenza che si ripercuoterà sui cittadini e sugli enti locali. Se il Consiglio regionale – conclude Abramo – non si autoconvocherà nel giro di pochi giorni per approvare, quantomeno, le variazioni di bilancio necessarie a reperire i fondi, chiederò a tutti i sindaci calabresi di partecipare a una eclatante manifestazione di protesta che sfocerà nell’occupazione dell’aula consiliare di Palazzo Campanella. È da tempo che il Cal chiede misure certe, ma sembra che la sua voce non abbia fatto altro che perdersi nel vento”.