REGGIO CALABRIA/ “Abbiamo dato fiducia, anche per troppo tempo, a Sacal. E’ il momento che la società di gestione cambi una strategia che, per evidenza dei fatti e per stessa ammissione dell’Ad Marco Franchini, è totalmente fallimentare”. E’ quanto ha affermato il sindaco metropolitano ff Carmelo Versace che, insieme al sindaco ff di Reggio Paolo Brunetti intervengono sulla querelle relativa al rilancio dell’Aeroporto dello Stretto. “Già nel 2021, su mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà -ha aggiunto Versace- la Città Metropolitana ha chiesto l’accesso agli atti per poter conoscere un Piano industriale che, sulla carta, prevedeva un rilancio importante della nostra aerostazione. Da allora si sono susseguite soltanto una serie di annunci che mai si sono risolti in qualcosa di concreto. Oggi, invece, l’aeroporto sta morendo e servono altre idee rispetto a ciò che continua a proporre l’ad di Sacal, Marco Franchini. Insieme alla task-force del Comune, coordinata dall’avvocato Salvatore Chindemi -ha aggiunto il sindaco metropolitano facente funzioni- avevamo chiesto la subconcessione per la gestione dell’infrastruttura. Purtroppo, anche questa ipotesi, messa sul tavolo come condizione ‘sine qua non’ per iniziare un percorso, non è andata a buon fine. Allo stesso modo, rammento la richiesta della Città Metropolitana di entrare a far parte della compagine societaria di Sacal, acquisendo circa il 10% delle quote. Di nuovo, dalla società di gestione e dalla Regione, è arrivato un netto diniego. Ecco, ritengo che continuare a giocare su un argomento così importante sia deleterio per tutti. Oggi stiamo provando a dettare una strada alternativa che, ovviamente, deve coinvolgere, in maniera predominante, pure Enac che non può considerarsi estranea alla faccenda. Il problema, infatti, non sono le limitazioni o i vettori low-cost, ma avere una visione sul medio-lungo periodo per il nostro aeroporto. Ai tempi di Sogas si perdevano ugualmente 2 milioni di euro, identico ammanco che lamenta Sacal. Tuttavia, prima si era raggiunta la vetta dei 700 mila passeggeri, adesso se ne registrano appena 120 mila”. “Il dato -ha affermato Brunetti- parla chiaro: sette anni fa, dal Tito Minniti, si muovevano 700 mila passeggeri, oggi soltanto 120 mila. Su questo bisogna interrogarsi e chiedere a Sacal cosa abbia fatto in questo lasso di tempo. Come è stato possibile che la Regione abbia venduto le proprie quote ai privati per poi riacquistarle? Qualcuno ce lo spieghi”.