“Sono passati 54 anni dalla rivolta di Stonewall a New York, data che segna l’inizio simbolico del movimento di liberazione LGBTQ. Quando la comunità gay newyorkese il 28 giugno del 1969 uscì fuori dal bar Stonewall Inn, nel Greenwich Village, la richiesta di diritti civili era ancora lontana, ma da lì qualcosa di importante e grande è iniziato. Quello che chiedevano era libertà, la libertà di poter vivere la propria diversità senza dover temere di essere perseguitati e picchiati, senza perdere il lavoro, la famiglia ed essere costretti a vivere nell’ombra. Oggi quella data diventa celebrazione e ispirazione per la strada ancora da compiere. Una data che ora è onorata con un mese intero dedicato al Pride. Attivisti e membri della comunità LGBTQ internazionale scendono in piazza, come ogni anno e sempre in più città, per ricordare una lunga storia e rivendicare i diritti per una società più equa per tutti. Ma è una battaglia che riguarda tutti, una società più aperta e avanzata con diritti civili riconosciuti rappresenta un valore universale.
Per usare parole che sanno di antico, i Pride rappresentano un vero e proprio manifesto politico di una comunità – sempre più ampia – che rifiuta ogni forma di discriminazione che tocca persone considerate ‘diverse’ e per questo emarginate.
Le battaglie di rivendicazione delle ‘minoranze’ hanno insegnato sempre molto alla società: le battaglie per i principi giusti vanno combattute fino alla fine, senza esitazione. Se consideriamo il periodo storico in cui stiamo vivendo noi, e anche molti altri Paesi, dove il vento di retroguardia soffia forte e le sfide per i diritti si fanno sicuramente più dure. Ma la società non si ferma, la politica spesso è arrivata tardi su questi temi ma la lotta del movimento LGBTQ si sta evolvendo, come è giusto che sia.
C’è ancora bisogno di essere ai Pride, e non solo per le persone LGBTQ, c’è bisogno di essere ai Pride come persone impegnate per una società migliore. E il fatto che quest’anno si siano aggiunte altre città organizzando il proprio Pride, è un segno bellissimo di vitalità e mobilitazione sociale. Noi ci saremo sabato a Reggio Calabria e ci saremo ovunque, perché sappiamo il valore delle battaglie giuste e il piacere di viverle in ottima compagnia”.
E’ quanto scrive Giuseppe Apostoliti presidente di Arci Calabria.