RIZZICONI(RC)/ L’hanno perseguitata per mesi. Insulti, atti di prevaricazione, molestie continue. Arrivando al punto di impedirle di entrare in casa, mettendo della colla nella serratura della porta. E tutto questo malgrado l’età avanzata della loro vittima, che ha 83 anni, e pur essendo a conoscenza delle sofferenze psicologiche vissute dalla donna, che assiste da anni un figlio con gravi problemi di salute. In un’occasione, per difendersi, l’anziana si è dovuta barricare in casa, bloccando in modo rudimentale la porta con una sedia. Accade a Rizziconi, un centro della Piana di Gioia Tauro. Ad un certo punto, però, l’anziana non ce l’ha fatta più ed ha escogitato un sistema ingegnoso per liberarsi dei suoi persecutori. Utilizzando il suo cellulare, e senza ovviamente farsi notare, ha iniziato a riprendere quei ragazzi mentre la molestavano e la insultavano e si é poi rivolta ai carabinieri della locale Stazione per denunciare quanto era costretta a subire. L’iniziativa intrapresa dalla donna ha fatto scattare le indagini immediate da parte dei militari. È bastato poco per fare luce sui fatti ed identificare i responsabili degli atti di persecuzione ai danni dell’anziana. E così tre ragazzi, che hanno appena tra i 13 ed i 14 anni, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura dei minorenni di Reggio Calabria. Le accuse per loro sono molestie e disturbo alle persone, danneggiamento aggravato e minacce. Gli atti raccolti dai militari sono adesso al vaglio del procuratore Roberto Di Palma, che sta valutando la posizione dei tre ragazzi che sono stati deferiti. L’unico dato confortante è che i minori coinvolti non appartengono a famiglie legate alla ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro o alla criminalità comune. Sono soltanto dei “bravi ragazzi” che volevano “divertirsi” nel peggiore dei modi.