CATANZARO/ Si è svolta ieri nel quartiere Santa Maria di Catanzaro una fiaccolata nell’ambito delle iniziative in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, promossa dagli abitanti del quartiere e dalle associazioni “A Funtanedda”, Divercity, Devoti S.Maria
Zarapoti e la Parrocchia S.Maria di Zarapoti. Slancio all’iniziativa è stato apportato dal
consigliere comunale Antonio Barberio. Una grandissima partecipazione cittadina ha seguito le attività. Tutto ha avuto
inizio alle 16.00 con le lezioni di Hatha Yoga guidate dall’insegnante Gilda Rotundo. Nel frattempo i bambini
del quartiere, seguiti dagli artisti dell’associazione Divercity, hanno svolto il laboratorio artistico mirato a
sensibilizzare sul valore della giornata e a far esprimere i propri sentimenti attraverso il disegno. La giornata
è proseguita con il convegno aperto dal parroco don Giovanni Godino, al quale hanno partecipato Donatella Soluri (presidente Commissione
Pari opportunità Provincia Catanzaro), Giuseppina Pino (Assessore politiche sociali, Comune di Catanzaro),
Monica Riccio (Centro Anti violenza aiuto donna) e Rossella Barillari (presidente FIDAPA sez. Catanzaro), le quali hanno
affrontato in maniera approfondita la tematica della violenza sulle donne. Al termine del convegno la
distribuzione delle fiaccole accompagnata dalla musica di Dasco e le poesie di Giampaolo Negro e Claudia
Olivadese. Il corteo ha attraversato le vie del quartiere giungendo nella piazzetta Procopio, dove è stato
proiettato il video creato dal “Centro Aiuto Donna”. In piazzetta sono stati esposti tutti i lavoretti creati dai
bambini dell’Istituto Comprensivo “Mattia Preti” seguita da una breve rappresentazione teatrale degli alunni.
La partecipazione all’evento è stata fortemente supportata dalla dirigente Adduci e dalle maestre
dell’istituto coordinate dalla maestra Orlando. La fiaccolata è proseguita lungo la via principale del quartiere,
arrivando alla conclusione presso l’Istituto Palazzolo delle Suore delle poverelle dove risiede la Casa famiglia.
In questa ultima tappa, suor Stefania ha raccontato l’esperienza e l’importanza della Casa famiglia per tante
donne che subiscono maltrattamenti o vivono una situazione di disagio e trovano in questo luogo
accoglienza. La giornata si è conclusa con un flashmob eseguito dallo staff dell’istituto coordinato da Rossella
Mete. Si è trattato di una giornata di unione e consapevolezza, sperando di aver
lasciato un segno dentro i partecipanti alla manifestazione.