L’imprenditore Demetrio Metallo è stato eletto nel Consiglio generale nazionale dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, l’associazione di categoria che ha in sé le due componenti della rappresentanza di setttore: le strutture indipendenti e le compagnie alberghiere. Lo rende noto un comunicato di Confindustria Cosenza. I lavori assembleari, che si sono svolti a Roma – è detto nel comunicato – hanno fatto registrare la presenza e gli interventi dei presidenti Maria Carmela Colaiacovo di Confindustria Alberghi, Carlo Bonomi di Confindustria, Renato Brunetta del Cnel, il vicepresidente di Confindustria Alberghi Giorgio Palmucci e del Ministro del Turismo Daniela Santanchè. Il Consiglio Generale appena eletto si insedierà a giorni. “Demetrio Metallo, da sempre impegnato nel settore del turismo con attività di rilievo ad Amantea e Campora San Giovanni -riporta ancora il comunicato- è presidente della sezione Turismo di Unindustria Calabria e di Confindustria Cosenza, componente dei rispettivi Consigli Generali”. “Alla notizia dell’elezione del collega Metallo ai vertici nazionali dell’associazione di categoria di una filiera così importante per l’economia italiana -ha dichiarato il presidente di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante- ho avuto un sussulto di gioia. La soddisfazione va sia nella direzione di avere finalmente, dopo più di venti anni di assenza, un rappresentante calabrese in un consesso di prestigio e poi perché sono certo che il presidente Metallo saprà offrire un contributo valido alla causa del turismo, settore industriale che è sempre stato sinonimo di crescita, confronto internazionale, impegno, progettualità, attenzione al cambiamento ed alle logiche del mercato”. “Sono molto soddisfatto per il risultato raggiunto -ha sostenuto il neo consigliere nazionale Metallo- che è stato possibile soprattutto per la coesione territoriale calabrese e per l’impegno instancabile degli organismi di rappresentanza territoriali. Porterò all’attenzione del Consiglio generale le problematiche che frenano l’economia turistica, in modo particolare al Sud, dove l’accesso al credito è sempre più difficile e rappresenta un ostacolo spesso insormontabile”.