REGGIO CALABRIA. Sarebbe la gelosia dell’uomo nei confronti della moglie, di diversi anni più giovane, il movente dell’omicidio-suicidio avvenuto in un appartamento del centro storico di Reggio Calabria. La coppia di cittadini romeni non aveva figli e, al momento, non si ha conoscenza di loro parenti residenti in città. La pista passionale, sulla base degli elementi raccolti, è, al momento, quella maggiormente accreditata anche perché in passato i due avevano avuto numerosi litigi provocati proprio dalla gelosia dell’uomo. Gli inquirenti, nel tentativo di raccogliere il maggior numero di elementi per accertare la dinamica di quanto è accaduto, stanno anche sentendo i vicini di casa ed i conoscenti della coppia. In particolare, si sta cercando di verificare quando i coniugi, o almeno uno dei due, siano stati visti per l’ultima volta in modo da risalire così al giorno in cui sarebbe avvenuto l’omicidio-suicidio. Il fatto che i cadaveri fossero in decomposizione fa ipotizzare che il decesso potrebbe risalire a qualche giorno fa. Aveva diciassette anni più della moglie Gheorghe Sandu, l’uomo di 64 anni di origine romena che avrebbe strangolato la donna, Fanica Stamate, di 47, sua connazionale, prima di impiccarsi. I due vivevano assieme da 12 anni e non avevano figli. I carabinieri stanno effettuando adesso accertamenti anche in Romania per sapere se prima di giungere in Italia i due avessero avuto precedenti relazioni e figli nel Paese d’origine. L’uomo faceva il muratore, ma da tempo era senza lavoro, mentre la donna era collaboratrice domestica. La coppia viveva in un appartamento in una zona centrale di Reggio Calabria.