“Non basta un progetto di fattibilità. Bisogna correre, andare avanti, fare qualcosa in più per la Statale 106 e per questi 147 chilometri di territorio dove vivono e operano cittadini, sindaci, calabresi che reclamano diritti, sicurezza e sviluppo”. Lo ha detto il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà che ha partecipato assieme agli amministratori della Locride alla mobilitazione indetta da Cgil, Cisl, Uil per la difesa ed il rilancio della Strada statale 106. Falcomatà, che ha ringraziato”la triplice sindacale per aver alzato l’attenzione su un problema sentito e reale in una parte importante della regione”, ha detto che “con questa manifestazione i sindaci del territorio chiedono un’assunzione di responsabilità alla Regione e all’Anas affinché il progetto di ammodernamento veda finalmente la luce. Le risorse ci sono e, se del caso, si devono adeguare alla particolare congiuntura economica e all’aumento dei prezzi e dei materiali. È bello che la mobilitazione odierna coinvolga, contemporaneamente, diverse province calabresi perché la voce unitaria delle comunità è sempre più forte”. “Mentre noi siamo qui a manifestare – ha aggiunto il sindaco metropolitano – una delegazione di consiglieri regionali del reggino, con in testa il consigliere regionale Giovanni Muraca, si trova negli uffici della Regione, a Catanzaro, per verificare la situazione e procedere in maniera coordinata e sinergica. Mi auguro e ne sono convinto che questo spirito, in cui prevalgono gli interessi del territorio, prosegua anche rispetto all’autonomia differenziata, un altro importante tema da affrontare e contrastare con quanti hanno il dovere di difendere il comprensorio. Diventando legge, questa riforma – ha sottolineato Falcomatà – creerebbe una spaccatura ed un divario insanabile con le regioni del Centro-nord. A quel punto, sarebbe inutile parlare di infrastrutture e progetti di sviluppo di un territorio che il Governo vuole diviso”.