“Alle prossime elezioni europee nelle liste di Alleanza verdi e sinistra si candiderà Mimmo Lucano che ha accettato la nostra proposta di candidarsi con noi”. Lo ha annunciato Angelo Bonelli, parlamentare dell’Alleanza Verdi e Sinistra, parlando dell’ex sindaco di Riace diventato un simbolo per la sua politica sull’accoglienza dei migranti. La conferma è arrivata subito dopo dallo stesso Mimmo Lucano: “Il mio ideale é quello di un’Europa senza barriere, muri e fili spinati. In quest’ottica ho accolto la proposta fattami da Nicola Fratoianni di candidarmi da indipendente alle elezioni europee”, ha detto all’Ansa l’ex sindaco di Riace. “La mia storia -ha aggiunto Lucano- è legata, come simpatia politica, a Democrazia proletaria, che ho sempre votato. Non ho mai avuto, comunque, tessere di partito e non ne ho tuttora. In questi ultimi tempi ho pensato di dare il mio contributo, non solo a parole, per contestare questa deriva autoritaria e fascista a cui stiamo assistendo in Italia. Mi riferisco a quello che è avvenuto a Pisa e alla feroce repressione messa in atto contro studenti minorenni che incarnano il futuro. Ciò che vogliamo -ha proseguito l’ex sindaco di Riace- è portare avanti i diritti degli ‘zero’ , utilizzando una definizione che fu fatta nei miei confronti da Salvini. Io non sono esperto di politiche europee e mi rendo conto dei miei limiti. In questo senso ho avuto qualche difficoltà ad accettare la candidatura. Fare il sindaco mi è venuto più facile perché conosco il territorio. Adesso ho intenzione di portare avanti i temi che mi hanno caratterizzato negli ultimi anni, quelli legati all’accoglienza e al riscatto delle nostre realtà abbandonate. Gli stessi ideali che ho seguito quando ero sindaco di Riace. Voglio rappresentare la speranza della Calabria per una nuova Europa. La mia decisione è legata anche all’energia che mi é derivata dalle manifestazioni e dagli incontri pubblici cui ho partecipato. Un’energia che mi ha accompagnato pure nella vicenda giudiziaria che ho subito. Anche il Partito democratico -ha poi rivelato Lucano- ha insistito per una mia candidatura alle Europee, dandomi tutte le garanzie che volevo. Ma io non potevo legarmi ad un partito che ha accettato la guerra e l’invio delle armi all’Ucraina. Non ho voluto accettare -ha aggiunto Lucano- una candidatura più facile e per la quale il raggiungimento del quorum non sarebbe stato un problema. Non so quanti politici rifiutano candidature sicure e scelgono l’incerto, ma io l’ho fatto”.