Alloggi per le donne vittime di violenza e per i loro figli E’ quanto prevede il “Pprotocollo d’intesa interistituzionale per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno della violenza di genere e la protezione ed emancipazione delle donne attraverso l’autonomia abitativa” siglato a Catanzaro tra la Presidenza del Consiglio regionale, l’Aterp (Azienda per l’Edilizia Residenziale Pubblica della Regione) e I’Osservatorio sulla violenza di genere. Alla fima erano presenti oltre al presidente dell’assemblea regionale Filippo Mancuso, la commissaria straordinaria dell’Aterp Maria Carmela lannini, il vicecoordinatore dell’Osservatorio Pasquale Ciurleo e la componente dell’organismo Lucia Lipari che ha contribuito alla stesura del documento. Gli alloggi sono circa 20 distribuiti su tutto il territorio regionale nella percentuale prevista dalla legge regionale la cui assegnazione sarà della durata di un anno con il pagamento delle utenze. “Il Protocollo – ha spiegato Mancuso – mira ad offrire soluzioni alloggiative alle donne vittime di violenza e ai loro figli, prevedendo, nei casi in cui se ne ravvisi l’urgenza, la loro collocazione e il recupero di una quotidianità lontana dagli abusi. Si vogliono sviluppare azioni condivise, per il sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro figli, attraverso la concessione di unità abitative di residenza pubblica”. I Comuni assumeranno i necessari provvedimenti previsti della legge regionale e il Consiglio regionale individuerà le risorse. “Due anni fa – ha sottolineato Mancuso – abbiamo approvato in Consiglio la legge recante ‘Misure per il superamento della discriminazione di genere e incentivi per l’occupazione femminile’. Questo 8 marzo sigliamo con l’Aterp un Protocollo che è uno strumento di aiuto reale alle donne vittime della prepotenza maschile. Su questi argomenti bisogna intervenire con atti e provvedimenti concreti”. La commissaria Aterp lannini ha sottolineato come “il Protocollo sarà attentamente monitorato da una ‘cabina di regia’ affinché produca gli effetti desiderati perché la sfida che con il presidente Mancuso abbiamo lanciato, intendiamo vincerla”.
“Questo – ha aggiunto Iannini – rappresenta un impegno concreto delle istituzioni, per mettere in sicurezza le donne a rischio, assegnando loro residenze pubbliche distanti dal pericolo incombente di uomini violenti” e si è augurata che “la Calabria possa fare da apripista per le altre regioni perché si tratta di una azione necessaria in modo che alle parole seguano i fatti perché l’8 marzo è sempre più una giornata di lotta contro la criminalità di azioni contro le donne vittime di violenza”. Per Lucia Lipari, “con la firma del Protocollo si fa un passo in avanti, per aiutare le donne su cui si esercita violentemente la sottocultura patriarcale. E’ l’avvio di una soluzione, resa possibile da un buon lavoro di squadra, ad una specifica difficoltà in cui spesso le donne si trovano. Per la prima volta, infatti, sarà possibile individuare alloggi pubblici dignitosi, per mettere al riparo le donne e i minori che subiscono aggressioni nell’ambito familiare. Parliamo di quelle vittime che si trovano in difficoltà perché le case rifugio non hanno posto oppure quelle che vogliono avviare un nuovo percorso di emancipazione e riscatto che mira all’autonomia abitativa ed economica”. Lipari, rispondendo alle domande dei giornalisti ha anche parlato del monitoraggio sui casi di violenza. “Il trend – ha detto – è in aumento sia dei femminicidi che dei casi di violenza. Nonostante l’implementazione di leggi, come il codice rosso non diminuisce la spirale della violenza, a fronte di provvedimenti pedagogici ci rendiamo conto di quanto il vero filo conduttore possa essere rappresentato dalla cultura”.