“Dopo l’approvazione della Legge regionale, ispirata dall’imprenditore Nino De Masi, che prevede una serie di premialità per le imprese vittime della criminalità organizzata che denunciano vessazioni, minacce o estorsioni, l’ultimo Consiglio regionale nel provvedimento cosiddetto ‘omnibus’ ha votato un mio emendamento, che rafforza notevolmente li contenuti della legge regionale 26 aprile 2018, n. 9 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza)”. Lo afferma, in una dichiarazione Pietro Molinaro, presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta. “All’art. 15 – aggiunge Molinaro – si prevede premialità per le vittime della criminalità e della violenza di genere. Quindi dopo le imprese, le persone. Nello specifico la Regione, gli enti e organismi strumentali, le aziende e società controllate o partecipate per almeno il 5 per cento del capitale sociale, devono introdurre, nella formulazione di bandi o selezioni per la ricerca di personale, un requisito di premialità, in favore delle vittime della criminalità o della violenza di genere, e per i loro familiari, con l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo, pari al 10 per cento del parametro numerico finale”. “Questa è una conquista – sostiene ancora il presidente della Commissione – e un perimetro di salvaguardia dei diritti e della libertà perché davanti a diritti inviolabili le Istituzioni si vogliono far carico di evidenti situazioni di svantaggio che hanno intaccato la vita quotidiana di diverse persone e, il lavoro, è la prima forma di tutela. Questa impostazione è il frutto delle numerose audizioni svolte in commissione con associazioni e con coloro che hanno subito violenze inaudite”.