Il tema delle discriminazioni nei luoghi di lavoro è “terribile, e troppe volte scivola in una ipocrita normalità accompagnata da una strisciante violenza e un silenzio spaventato e spaventoso”, ma in generale, la situazione calabrese, “non è del tutto negativa”. A dirlo la presidente dell’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro Ornella Cuzzupi presentando la prima relazione annuale dell’organismo istituito con legge regionale dal Consiglio regionale, a poco meno di un anno dalla sua prima riunione, il 10 maggio dello scorso anno. Una relazione nella quale viene indicato un intenso programma di lavoro per la realizzazione delle finalità per le quali lo stesso osservatorio è stato istituito. Un programma che si basa su un dettagliato lavoro di ricerca: oltre 70 pagine di dati e grafici che descrivono la situazione, pur tra tante difficoltà nel reperire i dati, in tema di discriminazioni, infortuni sul lavoro, disparità di genere e malattie professionali. “Con l’insediamento dell’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, la Calabria si è data l’obiettivo di un’alleanza volta a fronteggiare la piaga della discriminazione, vigilando e monitorando sulla sicurezza e la salute dei lavoratori”. È quanto ha affermato il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, in occasione della relazione annuale (2023) sulle attività svolte dall’ Osservatorio regionale contro la discriminazione nei luoghi di lavoro. Mancuso ha “espresso apprezzamento alla presidente dell’Osservatorio Ornella Cuzzupi, per l’impegno quotidiano con il quale affronta le varie problematiche legate al mondo del lavoro, con particolare riferimento a tutte le discriminazioni, contribuendo alla realizzazione, con questo speciale strumento, della tutela dei diritti sociali e al rispetto della dignità dei lavoratori e lavoratrici e al contrasto ove presenti, di situazioni di mobbing”. Infine il presidente Mancuso ha sottolineato “l’importanza del ‘Protocollo d’Intesa’ siglato di recente (a Palazzo Chigi) tra l’Ufficio nazionale antidiscriminazione razziali (Unar) e l’Osservatorio della Calabria contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, che punta a migliorare la qualità delle condizioni di lavoro dei cittadini, nonché a sostenere e implementare tutti gli aspetti che attengono l’informazione e la partecipazione, ma anche la formazione, l’assistenza e la prevenzione in materia di lavoro”.