CATANZARO. Come rispondere al presidente del Consiglio che chiede alle Regioni del Sud e alle amministrazioni locali progetti per il Mezzogiorno? Lo spiega, con una serie di proposte per la calabria e Catanzaro, il movimento civico “CatanzaroNelCuore”. “Riteniamo utile – si legge in una nota – ribadire alcune nostre proposte per Catanzaro e per la Calabria, che ci piacerebbe fossero condivise dalla classe dirigente calabrese e presentate convintamente a Roma. Ovviamente si tratta di una base da cui partire per una programmazione più ampia dalla quale dipende il futuro della nostra città, che, ahinoi, viaggia a velocità assai ridotta rispetto al resto della regione. “In primis occorre pensare a misure adeguate per difendere il capoluogo di regione dal sistematico processo di erosione dei suoi ruoli e delle sue funzioni, sia evitando antieconomiche duplicazioni istituzionali, sia bloccando l’emorragia di enti/uffici dirottati o assegnati ad altre sedi. Nel frattempo, ripristinare le funzioni fin qui sottratte al capoluogo calabrese”. In particolare, si chiede il ripristino della scelta originaria di allocare a Catanzaro la Scuola Superiore della Magistratura per il Centro-Sud, da affiancare a quella attualmente operativa a Firenze che sarebbe destinata all’utenza del Centro-Nord. Relativamente all’alta velocità, scrive il movimento, “stanti le dichiarate e oggettive difficoltà di realizzarla lungo adeguamento dell’attuale direttrice tirrenica, appare logico ed economico operare una rivoluzione e realizzarla lungo il più agevole asse jonico mediante un tracciato che – all’altezza di Castrovillari – si biforchi verso Sibari e da qui prosegua a sud fino a Reggio e a nord fino a Bari. Sempre all’altezza di Castrovillari-Sibari, realizzare un raccordo autostradale per la costa jonica che consentirebbe di collegare la A3 direttamente alla nuova realizzanda statale 106. Conferire alla nuova statale 106 le caratteristiche autostradali e, inderogabilmente, garantire in tempi brevi il completamento integrale da Taranto a Reggio. Col vantaggio di agganciarsi all’autostrada Taranto-Bologna e così eliminare l’isolamento calabrese”. A parere del movimento, inoltre, occorrerebbero: la trasformazione della SS280 in raccordo autostradale, “con favorevoli ricadute sulla circolazione Jonio-Tirreno nell’istmo di Catanzaro e il raggiungimento di adeguati parametri di sicurezza. la ostruzione della tratta ferroviaria veloce tra l’Aeroporto e il capoluogo di regione; il ompletamento del Porto di Catanzaro in costruzione da decenni e mai finito; la rogettazione di un nuovo grande porto turistico; la la costruzione del Silos-parcheggio all’interno della rotatoria Gualtieri e strutturazione di altre aeree cittadine al fine di porre termine all’annoso problema parcheggi; la realizzazione di un nuovo acquedotto a Catanzaro; il recupero storico-urbanistico del centro cittadino; la costruzione del nuovo ospedale civile regionale, “inopinatamente cancellato dal piano regionale allestito dal commissario Scura”. CnC chiede inoltre il potenziamento della facoltà di medicina e chirurgia dell’ateneo Magna Graecia mediante l’offerta di tutte le scuole di specializzazione e un piano per l’assetto idrogeologico del territorio.