“È in atto una reiterata pratica di demolizione della legge di riforma sui consorzi di bonifica, a cui, nella mia qualità di presidente della VI Commissione consiliare, ho lavorato per mesi e mesi con l’obiettivo di risanare il sistema consortile calabrese rendendolo più moderno, snello e produttivo, per fornire servizi efficienti e garantire stabilità e sicurezza ai lavoratori”. Così, in una nota, la consigliera regionale Katya Gentile. “Un sistema, come sappiamo -aggiunge Gentile- affossato da decenni di amministrazioni ‘allegre’, legittimate da un approssimativo ed insufficiente controllo della Regione, che hanno generato una smisurata mole debitoria e di contenziosi. Eppure c’è chi, con interventi che parlano il linguaggio della pretestuosità e della capziosità, continua a minarne l’efficacia, snaturandone lo spirito originario. Appare ancora più grave ed assurdo che tali manovre demolitive arrivino proprio dalle persone, assessore e commissario, con le quali avevamo concordato l’attuale legge di riforma durante una serie infinita di riunioni ed incontri”. “Quest’opera di destrutturazione si concretizza -sostiene ancora la presidente della VI Commissione- anche con l’espediente dell’inserimento proditorio delle modifiche di legge nel calderone delle varie leggi omnibus, superando ed esautorando sistematicamente l’esame della commissione competente. Un atteggiamento insano che, oggi, si appalesa anche nella determinazione dei criteri di selezione per la nomina della dirigenza del consorzio unico”. Katya Gentile aggiunge di non riuscire a comprendere il senso della “delegittimazione del lavoro svolto da me e dalla commissione che presiedo incuranti degli effetti negativi che produce”.