COSENZA. La nave Corsi della Guardia Costiera sta facendo sbarcare 254 migranti nel porto di Corigliano Calabro, come preannunciato nella giornata di ieri. Gli immigrati, di varie nazionalità, sono in buone condizioni di salute, tranne due di loro che risultano feriti ma non in modo grave. Tra i migranti ci sono 180 uomini, 69 donne, tra cui due in stato di gravidanza, e 5 minori. Sul posto, coordinate dalla prefettura di Cosenza, ci sono le forze dell’ordine, i sanitari del 118 e i volontari della protezione civile. “La macchina dell’accoglienza sta funzionando benissimo”. Lo dice, a Corigliano Calabro, il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, che sta supervisionando lo sbarco di 254 immigrati. “E se il sindaco di Corigliano si lamenta per i rimborsi non arrivati, è una cosa che deve chiedere ai suoi funzionari – dice il prefetto – perchè a noi la richiesta dei rimborsi è arrivata con molti mesi di ritardo”. L’affermazione segue ad alcune dichiarazioni rese dal sindaco di Corigliano Calabro, Giuseppe Geraci, che lamentava, a seguito dei precedenti sbarchi, la mancanza di fondi, a causa di mancati rimborsi governativi, per poter sostenere l’arrivo di nuovi migranti. “Sulla richiesta di rimborsi c’è stato solo un ritardo fisiologico”. Lo dice il sindaco di Corigliano Calabro, Giuseppe Geraci, in risposta alle parole del prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, che a sua volta è intervenuto sulla polemica dei fondi che non sono stati ancora rimborsati al Comune dello jonio cosentino per l’assistenza prestata ai migranti. “Abbiamo solo perso del tempo nella rendicontazione – ha aggiunto Geraci – e ricordo comunque che da gennaio, quando ci fu il primo sbarco, non abbiamo avuto alcun rimborso e adesso non abbiamo più fondi, impegnati anche per l’emergenza dell’alluvione del 12 agosto scorso”.