“L’Azienda Ferrovie della Calabria, con una nota di marzo, ha preannunciato la disdetta dei contratti di secondo livello, per tutti i dipendenti, ad esclusione della classe dirigenziale, a partire dall’uno giugno 2024. Una decisione che determinerebbe delle perdite salariali per ogni singolo lavoratore, con l’aggravante che, a quanto risulta, sarebbe stata assunta in maniera unilaterale e senza contrattazione. La Regione, che dell’Azienda è socio unico, dovrebbe intervenire al più presto”. È quanto afferma la consigliera regionale del Partito democratico, Amalia Bruni, che martedì scorso ha depositato una interrogazione avente ad oggetto la rimodulazione dei contratti di lavoro relativi alle Ferrovie della Calabria. “La decisione, unilaterale e non soggetta a contrattazione -scrive Bruni nell’interrogazione- determinerebbe delle perdite salariali per ogni singolo lavoratore che certamente andranno a determinare riduzioni sullo stipendio e conseguentemente, un abbassamento della contribuzione Inps (che metterebbe a rischio anche una pensione dignitosa) nonché una riduzione relativa ai versamenti per il Tfr. Tale comunicazione è stata notificata anche ai 678 dipendenti (personale delle Ferrovie della Calabria Srl). Nella lettera del 1° marzo con cui viene preannunciata la decisione dell’Azienda ‘viene indicato che tale scelta è dettata da molteplici fattori, ivi comprese la necessità di far fronte alle spese derivanti dall’aver perso cause di lavoro, il mancato introito derivante dalla chiusura della tratta Soveria Mannelli-Catanzaro, per lavori di ammodernamento, e dalla esigenza di perseguire il Pef (Piano Economico Finanziario) Aziendale’. Le cause delle difficoltà emerse e indicate nella lettera richiamata in premessa da FdC, non sono attualmente identificate e pertanto potrebbero essere attribuibili ad una mancata oculata gestione aziendale -si legge ancora nell’interrogazione-. La disdetta dei contratti di secondo livello sarà fatta valere esclusivamente sui lavoratori (macchinisti, autisti, amministrativi, capitreno, ecc.), ma non sulla dirigenza”. Per questi motivi, la consigliera Bruni nell’interrogazione indirizzata al presidente della Giunta regionale chiede: “Se è a conoscenza della grave determinazione dell’Amministratore Unico delle FdC, considerato che la Regione Calabria è socio unico, e quali provvedimenti intenda prendere”.