PAOLA. L’ex sindaco di Scalea, Pasquale Basile, è stato condannato a quindici anni di reclusione nell’ambito del processo con rito immediato contro presunti esponenti delle cosche della ‘ndrangheta cosentina. Oltre a Basile sono state condannate altre 19 persone a pene variabili dai 2 ai 14 anni di reclusione. La sentenza è stata emessa dai giudici del tribunale di Paola. I giudici hanno anche assolto otto persone tra cui l’ex vicesindaco Maurizio Ciancio e l’ex assessore al bilancio Giuseppe Forestieri. L’ex sindaco di Scalea era stato arrestato nel luglio del 2013 nell’ambito di una operazione compiuta dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza. Le indagini erano state dirette dalla Dda di Catanzaro. L’operazione aveva portato all’arresto di 38 persone accusate di essere legate alla cosca della ndrangheta dei Valente-Stummo, ed al sequestro di beni per 60 milioni di euro. Nel febbraio dello scorso anno il Comune di Scalea era stato sciolto per infiltrazione mafiosa.