CATANZARO. “È attesa un’annata vinicola straordinaria per la qualità eccelsa, la buona ripresa in quantità, le ottime aspettative dei mercati. Il vino calabrese finalmente decolla e trascinerà in terreno positivo l’intera economia regionale”. È quanto afferma, in una dichiarazione, Franco Laratta, consigliere di amministrazione dell’Ismea che ha partecipato direttamente alle operazioni di vendemmia in alcune aziende vitivinicole della zona del Cirò. “Franco Laratta – è scritto in un comunicato – ha inteso complimentarsi con gli imprenditori del settore, diversi dei quali hanno avuto il sostegno di Ismea per avviare o rilanciare l’attività imprenditoriale”. “Siamo – ha detto Laratta – ad un punto di svolta. Grazie al grande successo dei prodotti della terra, in primis vino e olio, e man mano tutti gli altri, l’economia calabrese potrà velocemente uscire dalla lunga fase di stagnazione e poi di profonda recessione. Oltre al ruolo di Ismea, che c’è stato e continuerà ad esserci con maggiore forza, determinante sarà la funzione che potrà svolgere la Regione con il suo Piano di Sviluppo rurale, al quale si sta lavorando e che presto sarà operativo. Regione Calabria e Ismea puntano a dare più forza ed energia agli imprenditori agricoli calabresi e a tutto il comparto eno-gastronomico, riconosciuto da tutti come la vera eccellenza calabrese”. “Franco Laratta – riporta ancora il comunicato – ha incontrato il prof. Nicodemo Librandi, ai vertici di una famiglia che ha segnato una svolta profonda all’interno comparto vinicolo regionale, e poi diversi imprenditori del settore, ha chiesto maggiore cooperazione fra le aziende, un più forte spirito di collaborazione e condivisione, cose che negli anni sono mancate, determinando così un notevole ritardo per lo sviluppo del comparto”. “Nel mondo – ha sostenuto ancora Laratta – c’è una grande richiesta dei prodotti agricoli calabresi. Ma noi dobbiamo rafforzare l’immagine della Calabria sul mercato, puntando sempre di più alla qualità e alle eccellenza del settore agroalimentare. C’è bisogno di investimenti, ma c’è anche bisogno di rinnovare il comparto: bisogna puntare sui giovani in agricoltura. Ed oggi abbiamo le leggi giuste, le risorse e l’impegno delle istituzioni per favorire questo processo”.