COSENZA. Operazione antidroga a Cosenza condotta dalla Polizia di Stato per l’esecuzione di 14 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone accusate di avere fatto parte di un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti e collegata alla cosca di ‘ndrangheta degli zingari. Nell’ambito dell’operazione, denominata “Job center” e nella quale sono impegnati 120 poliziotti, sono state anche eseguite 26 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati. Delle 14 persone coinvolte nell’operazione, 12 sono state condotte in carcere e due sono state poste agli arresti domiciliari. L’inchiesta giudiziaria sfociata nell’operazione è stata condotta dalla Dda di Catanzaro e dalla Procura della Repubblica di Cosenza. L’indagine era iniziata nell’estate del 2014 su input del questore di Cosenza, Luigi Liguori. I destinatari delle misure cautelari sono: Celestino Abbruzzese, 39 anni, Anna Palmieri, 35 anni, Marco Paura, 27 anni, Ester Mollo, 29 anni, Gianluca Fortunato Esposito, 31 anni, Giovanni Aloise, 28 anni, Francesco Noblea, 22 anni, Vincenzo De Rose, 31 anni, Francesco Gamba, 47 anni, Francesco Mazzei, 21 anni, e Candido Perri, 49 anni. Ai domiciliari sono finiti Giuseppina Perri, 44 anni, e Michele Francesco Branca, 25 anni. Inoltre è stato rintracciato a Roma, in casa della madre, Amos Zicaro, 26 anni. “C’è una continuità tra questa e le operazioni già svolte nella Sibaritide” ha detto, nel corso della conferenza stampa relativa all’operazione “Job Center”, il procuratore aggiunto della DDa di Catanzaro Vincenzo Luberto. “Gli Abbruzzese – ha spiegato – partono da Cosenza per conquistare Cassano, ma poi tornano per dominare Cosenza – ha detto ancora Luberto – e si apprezza sempre di più quanto sia invasiva e dominante la cosca”. Il gruppo criminale spacciava droga soprattutto nel centro storico, ma l’attività degli inquirenti non è conclusa. “Per riferirvi delle altre zone della città, ci diamo appuntamento alle prossime operazioni”, ha chiosato Luberto. Per eliminare la concorrenza “scomoda” di un loro affiliato, gli esponenti dell’organizzazione dedita allo spaccio di droga, lo denunciarono alla Polizia. Si tratta di Amos Zicaro, 26 anni, destinatario di una delle misure eseguite. Il dato è emerso nel corso della conferenza stampa degli inquirenti. “L’organizzazione ha dimostrato di saper gestire bene lo spaccio nel centro storico cosentino” ha detto, nel corso della conferenza stampa il procuratore aggiunto della DDA di Catanzaro, Giovanni Bombardieri. “Avevano una cassa comune, un’organizzazione verticistica e hanno perfino, in un’occasione – ha detto Bombardieri – denunciato un soggetto, Zicaro, alle forze di polizia per farlo arrestare, visto che stava acquistando troppa importanza”. Quando Zicaro fu fermato, è stato riferito in conferenza stampa, gli Abbruzzese fecero una vera festa, con tanto di squilli di tromba, che sarebbero stati immortalati in un’intercettazione ambientale.