“Secondo le rassicurazioni espresse tempo addietro dall’assessore allo sport, Fabio Talarico, tra poco più di una settimana il cancello che offre l’accesso ai campi da tennis di Pontepiccolo dovrebbe riaprirsi.
Tale sarebbe il mio augurio e quello dei tanti cittadini che attendono con ansia che l’impianto sportivo sia reso nuovamente fruibile.
L’uso del condizionale, purtroppo, più che una scelta è un obbligo. Ad oggi, infatti, i due campi da tennis presenti nella struttura di proprietà comunale versano nell’abbandono più totale. E se, per un verso, potremmo addirittura definirci soddisfatti per la presenza di un campo double face, in erba e in terra battuta, i cui esempi più celebri li ritroviamo in Wimbledon e nel Rolland Garros, dall’altro rimane la grande amarezza nel vedere mortificata e umiliata una struttura sportiva che potrebbe essere un fiore all’occhiello della città.
Per non correre il rischio di essere smentito, chiedo all’assessore Talarico a quale mese di ottobre facesse riferimento quando ha comunicato la riapertura del circolo “Silvio Giancotti”. Probabilmente a quello del 2016, visto che non mi pare proprio che oggi l’impianto goda delle condizioni indispensabili per accogliere gli utenti.
Mi pare ovvio che la colpa della mancata riapertura della struttura non possa essere attribuita alla Catanzaro Servizi, che l’ha gestita negli ultimi anni. Qualora la Società, infatti, non fosse in grado, per qualunque motivo, di garantirne la rimessa in moto, il sindaco Abramo e l’assessore Talarico, a mio avviso, trattandosi di una struttura di proprietà comunale dovrebbero prendere in mano la situazione riqualificando i due campi e gli spogliatoi e provvedendo, in seguito, a un bando per l’affidamento diretto della struttura a qualche società sportiva.
Non si può che prendere atto della grave mancanza di programmazione e della lentezza con cui il settore sport (assessore, dirigenti e funzionari) porta avanti il proprio lavoro. Non è accettabile assistere inermi all’agonia di una struttura preziosa per la nostra città”.