CATANZARO. “La grande e partecipata manifestazione regionale, organizzata da Cisl e Uil giovedì scorso a Villa San Giovanni, ha consentito di raggiungere un primo risultato: smuovere il Governo e la Cabina di regia per l’emergenza in Calabria da un immobilismo e da una disattenzione più volte evidenziate”. Lo affermano, in una nota congiunta, il segretario generale della Cisl calabrese, Paolo Tramonti e il segretario regionale, Giuseppe Lavia. “Come Cisl – proseguono Tramonti e Lavia – riteniamo che il Governo debba ora procedere con la massima urgenza a dare immediata esecutività agli impegni formalmente assunti, grazie al delicato lavoro di mediazione delle autorità preposte sul territorio, ossia pagamento di due mensilità per tutti i percettori di ammortizzatori in deroga per il 2013 e pubblicazione dei decreti attuativi per consentire la contrattualizzazione dei 5 mila lavoratori precari calabresi, attraverso le risorse di cui al dl 1900 Legge di Stabilità 2013. L’esasperazione e il disagio sociale nel quale vivono precari e percettori, lavoratori espulsi dal processo di desertificazione produttiva che ha colpito la nostra regione, non consente nessun balletto sulle responsabilità, né tantomeno ritardi minimi rispetto alle tempistiche di adozione dei provvedimenti garantiti dalla cabina di regia”. “Riteniamo che, in special modo nell’attuale quadro politico di vuoto istituzionale – sostengono ancora Tramonti e Lavia – ruolo ed operatività della cabina di regia debbano essere fortemente implementati, fino a configurarsi nei fatti come potere sostitutivo e luogo di sintesi nella gestione delle problematiche del lavoro e del precariato, per l’avvio di un percorso che possa portare alla creazione di prospettive di reinserimento ed inserimento lavorativo. Ribadiamo che nel quadro di drammaticità sociale che vive la Calabria nessuna dilazione dei tempi è tollerabile rispetto agli impegni assunti dal Governo, indispensabili per attenuare tensioni sociali e dare certezze minimi a precari e percettori. Come sempre, vigileremo quotidianamente sul percorso attuativo dei provvedimenti, mantenendo in essere lo stato di agitazione dei lavoratori del bacino, e nel caso di malaugurati ritardi non esiteremo a ricorrere alla lotta e alla mobilitazione”.