CROTONE. E’ in corso da giovedì mattina una nuova protesta dei dipendenti della Provincia di Crotone e di quelli della società “in house” ‘Gestione servizì che non percepiscono lo stipendio da alcuni mesi. I dipendenti hanno occupato la sala giunta nel palazzo di via Nicoletta e si sono incatenati ma minacciano di attuare altre forme di protesta, come uno sciopero della fame, se non otterranno risposte. Dopo il gesto del presidente Peppino Vallone, che nei giorni scorsi aveva apposto una catena ed un lucchetto alla porta d’ingresso per simboleggiare la chiusura definitiva dell’ente, i dipendenti hanno ottenuto solo lo sblocco delle poche risorse affluite nelle casse della tesoreria gestita dalla banca Bnl, sufficenti a pagare un solo stipendio. I dipendenti diretti avanzano ancora le mensilità di ottobre e novembre e temono di non riuscire a vedere a breve neanche lo stipendio di dicembre e la tredicesima mensilità. Ammonta a numerose mensilità, invece, l’arretrato dei dipendenti di Gestione servizi. Nelle scorse settimane i dipendenti ed i vertici della Provincia hanno avuto incontri con il governatore della Calabria Mario Oliverio ed i parlamentari nazionali crotonesi Nico Stumpo, Nicodemo Oliverio e Dorina Bianchi, ma senza ottenere risultati significativi. Oltre agli stipendi dei dipendenti, la Provincia da mesi non riesce ad erogare alcun servizio, dalla viabilità alle scuole, come testimonia la protesta attuata ieri da alcune centinia di studenti provenienti da vari centri del crotonese: l’ente, infatti, non ha fondi per comprare il gasolio per il riscaldamento delle scuole.