LOCRI. “Sostenere le amministrazioni locali e rafforzare gli strumenti di governo per rendere più efficaci le azioni di contrasto alla criminalità organizzata e impedire che infiltri e si radichi nel territorio”. È quanto dichiara il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, al termine del Tavolo della Locride convocato oggi al Viminale, al quale hanno partecipato i sindaci dei comuni di quell’area della Calabria. “Sappiamo bene – aggiunge – che gli amministratori del Mezzogiorno affrontano quotidianamente questioni complicate e difficili e che, spesso, sono esposti anche sul piano personale a minacce e tentativi di condizionamento da parte della criminalità organizzata. Dal tavolo è emersa la necessità e la volontà di mettersi subito al lavoro per rafforzare gli strumenti di governo che possano sostenere le amministrazioni locali nelle azioni di contrasto e prevenzione alla criminalità organizzata. Bisogna lavorare per garantire la trasparenza dei processi, la legalità, il supporto ai sindaci che lavorano in ambiti particolarmente disagiati e stabilire delle modalità virtuose di affrontare i problemi in territori che vivono grandi complessità. Per accompagnare e sostenere le amministrazioni locali ci impegniamo a: verificare il funzionamento della stazione unica appaltante, per superare ritardi e incertezze che ne rendono inefficace l’operatività. Definire un protocollo operativo di cooperazione tra i Comuni e la prefettura per individuare le forme più efficaci di sostegno alle amministrazioni locali, soprattutto le più deboli. Investire nella formazione del personale delle amministrazioni locali, anche nell’ottica della revisione della figura del segretario comunale”. “Rilanciare l’utilizzo dei beni confiscati e assicurarne la valorizzazione. Incrementare la gestione comune dei servizi al cittadino. Un percorso sicuramente impegnativo – conclude Bubbico – ma che mira a mettere in campo risorse normative e operative che possano accompagnare l’attività degli amministratori e non lasciarli soli, in condizioni di grande fragilità”.