La Reggina tocca il fondo a Lamezia Terme dove perde gara e faccia al cospetto di una Vigor forte, volitiva, compatta e briosa. Tutte qualità che sono mancate alla Reggina di Cozza, spenta, sterile, giocherellona ed inconcludente, proprio come l’ha definita il suo presidente Lillo Foti al termine del match del d’Ippolito. Furioso Foti e ne ha ben donde, considerata l’ennesima prestazione grigia e senza cuore dei suoi. È vero che in assenza di Di Michele manca un leader a questa squadra. Ma non basta questo a giustificare la totale mancanza di reazione anche in questo nuovo derby calabrese. Cozza insiste nel proporre un Masini impalpabile, lasciando fuori il vivace Alessio Viola, insigne non è in giornata. Manca Rizzo ma Maita svolge bene il suo compito, è uno dei pochi a non demeritare. La partenza veemente degli amaranto è stata solo un fuoco di paglia. Dopo venti minuti si è capito chi giochicchiava e chi voleva vincere realmente. Il festival biancoverde parte al 31’, cross di Malerba, sponda di Del Sante e testa vincente di Montella sul filo del fuorigioco. Passano solo 6’ ed il Lamezia colpisce nuovamente. Del Sante prende palla e scaglia un bolide sul quale Kovaksik parte in ritardo, Il destro del bomber è letale, 2 a zero. Reggina in ginocchio ed incapace di reagire con forza e personalità. Solo qualche timida conclusione da lontano che fa il solletico a piacenti. La Vigor nella ripresa punge ancora approfittando della pochezza amaranto, nonostante Cozza le tenti tutte con un 4-2-4 con Viola al posto di Maita. Su corner dalla sinistra svetta Del Sante più alto di tutti, 3 a zero al 74’. Non è finita, Armellino perde palla, tirocross di Montella deviato da Crescenzi nella propria porta. È il tripudio biancoverde e la disfatta totale amaranto, complice una difesa impresentabile. La Reggina se ne torna con le ossa rotte e deve riprendersi alla svelta, domenica scontro diretto al Granillo con l’Aversa Normanna.
Manuel Soluri