Mercoledì 27 Aprile alle ore 12.00 presso la Casa Comunale di Catanzaro – Aula Sala Concerti Palazzo de Nobili si terrà un convegno di Diritto Sportivo.
Tanti gli interventi sul tema ” DOPING E CICLISMO. MEDICINA, SPORT E GIUSTIZIA” esaminato da molteplici punti di vista.
Il convegno, fortemente voluto e realizzato dall’ Associazione Italiana Avvocati dello Sport in collaborazione con il Comune di Catanzaro e con il patrocinio della SLPC (Sports law and policy centre) e della rivista RDES ( Rivista di diritto ed economia dello sport), vedrà confrontarsi professionisti del settore, Avvocati e Medici, su alcune delle peculiarità più attuali del diritto sportivo. La pratica del doping, diffusa ed attuale, verrà esaminata ed analizzata nei suoi aspetti normativi, procedurali e medici.
Il convegno, indirizzato originariamente a giuristi, per i quali verranno riconosciuti 3 crediti formativi, rappresenterà un’occasione fondamentale per tutti gli operatori del settore per aggiornarsi sulle recenti normative attinenti il mondo dello sport.
L’Associazione Italiana Avvocati dello Sport è un’ associazione di rappresentanza e di categoria di avvocati specializzati in diritto dello sport, ha carattere volontario e opera sul territorio nazionale e internazionale.
L’Associazione ha lo scopo di:
– Favorire l’esercizio della professione forense nel campo del diritto dello sport con elevati standard professionali mediante l’approfondimento e la diffusione dello studio della materia sia sul piano nazionale che internazionale;
– Agevolare la collaborazione tra gli avvocati che si dedicano, sia sul piano nazionale che internazionale, allo studio e alla pratica del diritto dello sport al fine di garantire a tutti la possibilità di agire e difendersi a tutela dei propri diritti e interessi legittimi in ogni sede, anche stragiudiziale;
– Adoperarsi per la specializzazione e formazione continua degli associati e di quanti, in possesso dei requisiti, vorranno raggiungere una specializzazione in materia di diritto dello sport, nonché per la costante verifica di professionalità per gli iscritti cui è stato riconosciuto il titolo di specialista, dandone comunicazione agli organi designati al riconoscimento del titolo.