GIOIA TAURO. Sette persone, tutti rumeni facenti parte di 5 nuclei familiari, sono state arrestate questa notte dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro che, sotto il coordinamento della Procura di Palmi, ha condotto un’indagine che ha svelato la responsabilità degli arrestati in ordine ai reati di maltrattamento ai danni di fanciulli, in concorso per tutti gli indagati, col fine ultimo dell’accattonaggio. Due uomini sono finiti in carcere, cinque donne ai domiciliari in quanto tutte con prole. Ed erano proprio i loro figli, da 2 a 12 anni, che venivano costretti a mendicare, in condizioni igieniche precarie, all’interno e all’esterno del centro commerciale Annunziata. L’indagine è scattata grazie a una segnalazione al telefono azzurro, al numero 114, che segnalava la presenza di minori costretti a chiedere l’elemosina all’interno del noto centro commerciale ubicato nei pressi dello svincolo di Gioia Tauro. I Carabinieri, quindi, hanno eseguito 3 mesi di indagine, durante l’estate, constatando come i minori venivano costretti dagli stessi genitori, o da persone cui erano affidati, a chiedere l’elemosina utilizzando tutti i “trucchi”, a discapito degli stessi minori, per impietosire gli avventori. I bambini, quindi, venivano fatti girare a piedi scalzi, e spesso fatti stare seduti accanto ai bidoni dell’immondizia. Adesso la sorte dei minori sarà affidata alla Procura dei Minori di Catanzaro, che dovrà valutare l’eventuale decadenza dalla potestà genitoriale.