ROSARNO. Nove mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti urbani sono stati incendiati la scorsa notte a Rosarno. I mezzi, che erano parcheggiati in un’area di stoccaggio nella periferia del centro del reggino, erano di proprietà della “Camassa Ambiente”, la società pugliese che ha in appalto il servizio di raccolta dei rifiuti in vari centri della Piana di Gioia Tauro. Sull’episodio hanno avviato indagini i carabinieri che, al momento, riguardo il movente, non escludono alcuna ipotesi. I danni, secondo una prima stima, ammontano a circa 200 mila euro. “Il perdurare degli episodi criminali che colpiscono rappresentanti delle istituzioni, beni pubblici e privati provoca indignazione e rabbia”. Lo afferma il presidente della Commissione regionale antindrangheta, Arturo Bova. “La violenza intimidatrice stavolta – dice – ha distrutto gli automezzi di un’impresa impegnata nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nei comuni di Rosarno e San Ferdinando, impedendo nei fatti il servizio di raccolta con evidente danno per i cittadini. Venerdì 24 giugno – prosegue Bova – si incontreranno a Polistena alla marcia organizzata dal movimento Avviso Pubblico migliaia di cittadini ed amministratori locali non solo per protestare fermamente contro la logica e l’agire mafioso, ma per ribadire con forza il rifiuto delle nostre popolazioni contro chi pervicacemente insiste a minacciare, incendiare e talvolta uccidere chi desidera e pretende una vita normale e serena”.