Una parte consistente della spesa delle famiglie italiane nel 2015 è stata destinata all’abitazione: nel Lazio e in Liguria rappresenta oltre il 40%, mentre scende intorno al 30% in Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. Tale quota – rileva l’Istat nella indagine sulla spesa per consumi delle famiglie – sembrerebbe quindi non avere una chiara connotazione territoriale. Gran parte di questa spesa è rappresentata dall’affitto figurativo, il cui livello segue in buona misura i valori del mercato immobiliare (non a caso, la quota più elevata di questa posta figurativa si registra nel Lazio, 29,8%, dove la preponderanza della città di Roma fa da traino). Scorporando l’affitto figurativo, la quota di spesa per abitazione si connota territorialmente lungo il gradiente Nord-Sud seguendo l’andamento dei livelli di spesa complessivi: dove maggiori sono i livelli maggiori sono anche le quote. Le regioni con i livelli di spesa più bassi mostrano quote più contenute per servizi ricettivi e di ristorazione e per ricreazione, spettacoli, cultura. Tali spese rappresentano il 6,0% del budget familiare in Calabria e il 6,5% in Basilicata, raggiungono il 10,0% in media nazionale e salgono al 12,2% in Emilia-Romagna e al 13,2% in Trentino-Alto Adige. Nelle città metropolitane le spese per l’abitazione pesano sul bilancio familiare per il 42,7%, contro il 33,3% che si rileva nei comuni fino a 50mila abitanti al di fuori delle aree metropolitane. La differenza permane, anche se a livelli più contenuti, anche scorporando dalla quota la parte relativa agli affitti figurativi, anch’essa più elevata nelle città metropolitane. In Italia, il 18,0% delle famiglie paga un affitto per l’abitazione in cui vive. La percentuale è più bassa nelle Isole (10,8%), dove è circa la metà rispetto a quelle del Nord-ovest e del Sud (entrambe intorno al 20%). La spesa media effettiva per l’affitto è pari a 430,56 euro a livello nazionale e sale a 506,55 euro mensili nel Nord-ovest, la ripartizione dove si paga di più. L’esborso è molto più contenuto nelle Isole, 260,77 euro, circa la metà rispetto al Nord-ovest. A livello di tipologia comunale, la quota più elevata di famiglie in affitto si registra nelle città metropolitane (25,5%, rispetto al 20,1% dei comuni periferia delle aree metropolitane e di quelli con almeno 50mila abitanti e al 14,6% degli altri comuni fino a 50mila abitanti), dove mediamente si paga un affitto pari a 476,67 euro mensili, circa 80 euro in più rispetto alla media osservata nei comuni fino a 50mila abitanti che non fanno parte delle aree metropolitane. Poco più di 3,2 milioni di famiglie (il 17,7% di quelle che vivono in abitazioni di proprietà) pagano un mutuo. Dal punto di vista economico, questa voce di bilancio si configura come un investimento e non rientra nel computo della spesa per consumi. Tuttavia, rappresenta un esborso molto consistente pari, in media effettiva, a 586,41 euro al mese. Sul territorio, tale spesa varia tra i 619 euro del Centro e i 497 delle Isole, e raggiunge i 636 euro mensili nelle città metropolitane.