REGGIO CALABRIA. “Quest’oggi, ho comunicato al Presidente della Regione, Mario Oliverio, nonché al Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, la mia decisione di autosospendermi dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio nel quale siedo come Vice Presidente dell’Assemblea”. A darne notizia è lo stesso D’Agostino che spiega: “Ciò al fine di evitare ogni possibile strumentalizzazione delle vicende in atto. Infatti, è noto che il G.I.P. Dott.ssa Bennato, nel contesto dell’operazione ‘Alchemia’ ha pienamente rigettato ogni addebito a mio carico, quale veniva ipotizzato dalla Procura della Repubblica. E ancora, mi pare necessario sottolineare che, sulle medesime questioni, ora nuovamente avanzate dagli inquirenti nei miei confronti, analoga iniziativa investigativa condotta negli anni scorsi si è conclusa riconoscendo la piena liceità del mio operato. A questo proposito, voglio ancora una volta ribadire la mia piena fiducia nell’azione della Magistratura. Nei prossimi giorni – aggiunge D’Agostino- sarà ulteriormente chiarito nella Giunta per le Elezioni quello che, a ben vedere, è già risultato evidente al Prefetto di Catanzaro circa una mia presunta incandidabilità. Emerge con solare evidenza dagli atti la mia piena candidabilità, come peraltro attesta il mio certificato di Casellario Giudiziale da cui non risulta ‘nulla’ a mio carico. Le ragioni della mia autosospensione derivano, dunque – conclude il consigliere regionale- solo dal fatto che non voglio consentire a chicchessia di utilizzare questa vicenda per attacchi politici strumentali e faziosi a danno dell’Istituzione regionale”. “È uno specchietto per le allodole l’autosospensione annunciata dal vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco D’Agostino, indagato per rapporti con la ‘ndrangheta nell’ambito dell’inchiesta Alchemia”. Lo affermano i parlamentari e i consiglieri comunali della Calabria del Movimento 5 stelle. “Ancora una volta – proseguono – nella maggioranza del Pd e satelliti si preoccupano delle apparenze, provando a salvare la faccia con iniziative che dimostrano, invece, una moralità di superficie e sempre a scoppio ritardato. D’Agostino è indagato per questioni molto gravi, per cui non può rimediare con un’azione così leggera, che non gli costa praticamente nulla. Vogliamo ricordare che per l’ordinamento italiano D’Agostino è innocente sino a sentenza passata in giudicato. Tuttavia, egli è stato eletto nella lista di sostegno del governatore regionale, Mario Oliverio. Se le accuse della Procura fossero vere, il personaggio potrebbe anche essere un gancio politico della ‘ndrangheta. Rispetto a questa possibilità, al momento aperta alla luce delle ricostruzioni della Procura di Reggio Calabria, è veramente risibile l’autosospensione del politico dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale calabrese”. “Proprio da Oliverio – concludono i 5 stelle – ci saremmo aspettati una presa di posizione politica molto netta e decisa, per le dimissioni. In questo caso è chiara a tutti l’opportunità che D’Agostino lasci il Consiglio regionale della Calabria. Nel silenzio perpetuo di Oliverio, ogni volta muto e immobile come un pesce stoccafisso, siamo noi a invitare l’indagato D’Agostino alle dimissioni, doverose”.