CATANZARO. “Per evitare di incorrere in problematiche ed errori, e dare vita ad inutili confusioni, il Consigliere Guccione avrebbe fatto bene a informarsi sulla reale situazione dei bandi a investimento del PSR Calabria. Magari sarebbe bastata anche solo una telefonata per evitare l’inutile canea che è stata alimentata dal suo intervento”. Lo sostiene, in una dichiarazione, il Presidente della Regione, Mario Oliverio, rispondendo al consigliere Carlo Guccione in merito all’operatività dei bandi a investimento del PSR Calabria 2014/2020. “La Regione Calabria, rispetto al passato – aggiunge – ha deciso di concedere novanta giorni di tempo per la presentazione delle domande di aiuto a valere sul PSR, con criteri di selezione, snodo fondamentale per l’elaborazione dei progetti, pubblicati già nello scorso mese di febbraio. É importante precisare che, in data 27 giugno, i bandi a investimento del PSR Calabria 2014/2020 sono stati presentati alla stampa ed ai potenziali beneficiari, e che sono stati pubblicati immediatamente sul sito internet www.calabriapsr.it, in modo da permettere ai soggetti interessati di esaminare accuratamente le disposizioni attuative e procedurali e di iniziare a strutturare i progetti aziendali. In quella sede era stato spiegato che sarebbe stato possibile presentare le domande a partire dal 18 luglio. Il termine, è bene specificare, è slittato unicamente per problemi informatici di competenza Agea, l’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura. Problematica che si è conclusa grazie al nostro tempestivo intervento, tanto che il servizio è già operativo da oggi. Infatti, sul sistema Sian è possibile compilare le domande di aiuto e redigere il business plan online della Rete rurale nazionale. É bene sottolineare che proprio per evitare il riprodursi di situazioni del passato, abbiamo scelto di eliminare il cartaceo e abbiamo optato per procedure totalmente digitali per la richiesta dei finanziamenti, che garantiscono la massima trasparenza ed il controllo sociale, nonché la necessaria celerità nella definizione delle graduatorie”. “Per quanto riguarda invece il prezziario regionale – dice ancora Oliverio – si rende noto che giovedì scorso è stato licenziato dalla Giunta regionale, che lo ha reso immediatamente applicabile a tutte le misure del PSR Calabria. Il prezziario è stato pubblicato sul sito internet del PSR Calabria. Colgo l’occasione, tra l’altro, per ricordare che il Dipartimento Agricoltura, ad oggi, ha già prodotto bandi per 290 milioni di euro, che comprendono quelli relativi alle Misure a Superficie e del Benessere Animale, per le quali sono state presentate oltre 28 mila domande informatiche; i bandi ad investimento, “Ammodernamento aziende agricole” e “Pacchetto Giovani”, ed il bando rivolto ai Gruppi di Azione Locale. Comunico inoltre, che venerdì 5 agosto presenteremo i bandi relativi ai PIAR, Progetti Intergrati per le Aree Rurali, che hanno come beneficiari i Comuni e come scopo quello di migliorare le infrastrutture e i servizi di base per le popolazioni rurali”. “Voglio precisare – conclude il Presidente della Regione – che non siamo animati da alcuna voglia di protagonismo, ma che intendiamo mettere in campo fatti incontestabili, e che per quanto riguarda il PSR Calabria 2014/2020 siamo in linea con le regioni italiane più competitive, sia per l’attivazione dei bandi che per le procedure di spesa”. “Sul settore agricolo e sugli strumenti di sostegno e sviluppo programmati all’interno del nuovo PSR 2014/2020 abbiamo fatto e stiamo continuando un lavoro straordinario; è merito del Presidente Oliverio che ha messo al centro dell’agenda politica regionale l’agricoltura ed è merito di un Dipartimento regionale che ha dovuto chiudere la vecchia programmazione e far partire il nuovo PSR”. Lo afferma il consigliere regionale Mauro D’Acri sul suo profilo Facebook “a proposito – spiega – del polverone sollevato attraverso gli organi di informazione sul Psr e rilanciato attraverso la rete con inusitata insistenza da soggetti diversi il cui unico obiettivo probabilmente è solo quello di gettare fango sul Pd, sul centrosinistra e sul governo regionale guidato da Mario Oliverio. Nel mezzo, – sostiene – giusto per ricordarlo, è stata varata la più grande e rivoluzionaria riforma dell’organizzazione burocratica della Regione che se unita alla drastica diminuzione degli elementi di discrezionalità nella valutazione delle domande rendono bene l’idea di che tipo di politica intendiamo perseguire”. “Potrei aggiungere – prosegue D’Acri – che sui bandi relativi alle domande di primo insediamento c’è un problema oggettivo che non riguarda solo la Calabria ma i sistemi telematici nazionali, potrei proseguire nell’elencare tutte le modalità operative che consentiranno ai giovani di ottenere ciò che chiedono senza pietire il “favore” della politica; potrei ma non intendo farlo perché non mi interessano le polemiche fini a se stesse, non mi appassiona il circo delle dichiarazioni utili solo ad intorbidire le acque. In tutto questo percorso abbiamo fatto degli errori? Certamente si, figuriamoci – sottolinea – se qualcuno è cosi imbecille da pensare il contrario. Tuttavia – assicura D’Acri – lo sforzo messo in campo è straordinario ed asserire che “al peggio non c’è mai fine” è affermazione che non colpisce i destinatari ma offende innanzitutto chi la fa; perché non è assolutamente vera e perché, se proprio si vuole essere intellettualmente onesti, è solo funzionale ad una posizione e ad una polemica politica fine a se stessa. Non c’entrano né la Calabria, né il suo sistema agricolo – dichiara – e siccome solo di queste due cose, per quanto mi riguarda, mi importa lascio la polemica a chi è bravo a farla ed a chi, prima o poi, dovrà dire quanto e come le sue capacità politiche, amministrative e soprattutto elettorali abbiano prodotto risultati visibili ed apprezzabili”.