CATANZARO. “Il Consiglio regionale ha approvato oggi la proposta di legge della Giunta regionale recante ‘Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio’ per un valore globale di circa 3,5 milioni di euro”. Lo afferma, in una dichiarazione, l’assessore regionale al Bilancio, Antonio Viscomi. “La quasi totalità dei debiti oggi riconosciuti per legge regionale, così come richiesto dal decreto di armonizzazione contabile – aggiunge Viscomi – riguarda fatti e vicende avvenuti dal 2002 al 2014 e riconosciuti con recenti sentenze dei tribunali. Cioè, in altri termini, si sono verificate tendenzialmente due diverse situazioni. Per un verso, negli anni passati sono state fatte spese senza che prima vi fosse un ordinario impegno contabile; per questo motivo l’amministrazione del tempo non ha potuto pagare e il creditore si è rivolto al Tribunale per rivendicare le proprie spettanze. Per altro verso, è diffuso il caso di dipendenti regionali che negli anni passati hanno svolto attività che non sono state pagate dall’Amministrazione e che, conseguentemente, si sono rivolti al giudice per tutelare i loro interessi che sono stati riconosciuti dai Tribunali. In entrambi i casi il riconoscimento dei debiti fuori bilancio consente di evitare gli effetti perversi del mancato riconoscimento e cioè l’incremento dei costi derivanti da pignoramenti e ulteriori contenziosi”. “Vale la pena ricordare – afferma ancora l’assessore al Bilancio – che per il riconoscimento del debito è necessario che la sentenza del tribunale sia esecutiva, non definitiva. Per questa ragione sono stati riconosciuti debiti derivanti anche da recenti sentenze di primo grado che hanno visto soccombere la Regione e che però sono state già appellate dall’Amministrazione regionale”. Il provvedimento sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio è stato approvato a maggioranza, con l’astensione del consigliere Enzo Ciconte ed il voto contrario del gruppo Ncd (espresso anche in Commissione), Misto e del consigliere Pd Carlo Guccione, che pur apprezzando il lavoro svolto ha invitato ad “un approfondimento per individuare le responsabilità politiche ed amministrative che hanno causato tali debiti”. Nel corso del dibattito sono intervenuti diversi consiglieri. Domenico Bevacqua (Pd) ha parlato di “inversione di tendenza rispetto al passato”, mentre Orlandino Greco (Oliverio Presidente), nel definire il riconoscimento dei debiti “un’assunzione di responsabilità del Consiglio”, ha escluso, in futuro, un nuovo voto favorevole a questo tipo di provvedimenti. A votazione aperta, Carlo Guccione (Pd) ha ribadito il suo voto contrario “motivato – ha spiegato – dall’atteggiamento passivo di questa amministrazione”, mentre Sinibaldo Esposito (Ncd) rispondendo al Presidente Oliverio ha affermato che se s’è confusione, questa è presente nell’ambito del voto variegato da parte della maggioranza. Il Consiglio, in precedenza, aveva approvato, su richiesta di Giuseppe Aieta (Pd), “per un maggiore approfondimento”, il rinvio della trattazione della Proposta di legge recante la “Modifica dell’articolo 38 della legge regionale numero 47/2011”. È stata approvata poi la Proposta di legge d’iniziativa della Giunta regionale recante “Disposizioni in materia di liquidazione delle comunità montane soppresse ai sensi dell’articolo 2 della legge regionale 16 maggio 2013, numero 25 (Istituzione dell’Azienda regionale per la forestazione e le politiche per la montagna – Azienda Calabria Verde – e disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna)”. Il relatore Giuseppe Aieta ha spiegato che “il provvedimento è teso ad accelerare le procedure di liquidazione delle Comunità montane attraverso la nomina di un Commissario che sarà nominato ai sensi della normativa vigente, tra il personale regionale di ruolo non dirigenziale, con esclusione di compensi aggiuntivi”. Il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, intervenendo in Consiglio regionale sulla questione dei debiti fuori bilancio, ha definito “paradossale la posizione di chi addebita all’attuale maggioranza un’azione determinata da precedenti Amministrazioni”. “Abbiamo bisogno di tutto – ha detto il Governatore – tranne che di alimentare la confusione. E’ paradossale che in quest’aula si attribuisca all’attuale maggioranza un provvedimento che interessa le precedenti amministrazioni”. “Non c’è un solo atto della Giunta – ha sostenuto ancora Oliverio – che abbia determinato debiti fuori bilancio. La Regione è costretta a pagare sulla base di specifiche sentenze di un Tribunale. Se questo debito sarà rimesso in discussione, lo vedremo, ma da qui a confondere le acque ce ne vuole. Invito tutti ad evitare di assumere posizioni dal sapore demagogico e per scaricare responsabilità”.