Si parte venerdì 2 settembre. E lo si farà nella suggestiva location di San Pietro Magisano, che per quattro giorni diventerà un vero e proprio “Art Village”, contenitore di STORIA, TRADIZIONE E CULTURA. E alla IV edizione del Festival internazionale di cinema eco ambientale, arte e tradizioni della terra di origine, ideata dal produttore italo-americano cav. Raffaele Alberto, la cultura la farà da padrona. Le pellicole andranno a braccetto con i libri. E la storia lo insegna pure: non pochi sono i casi di romanzi trasformati in film di successo. Ogni giorno, infatti, dal 2 al 5 di settembre, ci sarà uno spazio tutto dedicato ai libri, alla presentazione di un libro e incontro con l’autore. Allora, iniziamo a sfogliare queste pagine. Giorno 2, prima dell’intervento del magistrato Nicola Gratteri, verrà presentato “VITTIME E RIBELLI”. Moderato da Matilde Serlini, presidente AIM, Associazione Ispanista Mantovana, il libro in questione (edito da Pellegrini Editore – collana mafie diretta da Antonio Nicaso) è di Umberto Ursetta. Il collaboratore della Commissione Parlamentare Antimafia della XV legislatura nella stesura della relazione sulla ’Ndrangheta, Umberto Ursetta, in questa sua ultima fatica ha spostato la sua attenzione sul RUOLO CARDINE DELLE DONNE NELLA ’NDRANGHETA: donne la cui vita è stata spezzata nel fiore della gioventù e donne coraggiose; donne “rivoluzionarie”, quelle che “dicono no”, alla ricerca di libertà. Giorno 3, invece, sarà la volta de “L’INCONTRO” di Erminio Amelio. A presentare il libro del magistrato originario di San Pietro Magisano sarà Teresa Garcea. Si tratta di un romanzo, come qualcuno lo ha definito, “sfasato”, ovvero «giocato su racconti ed incontri generazionali che creano al suo interno un particolare movimento ondivago e sfasano, appunto, il romanzo nei suoi tempi e nei suoi spazi». Il tema proposto è quello DELL’IMMIGRAZIONE DI IERI E DI OGGI, vissuta nell’incontro fra due ragazzi e conosciuta attraverso il racconto generazionale di padri e nonni: «…tutti i padri – si legge nel libro- partono per lavorare, per guadagnare soldi, per farci stare meglio». Il 4 settembre ci sarà Nino Melito Petrosino con il suo “JOE PETROSINO. L’INCORRUTTIBILE”. Il pronipote di Joe Petrosino ricorda «il grande detective e il primo italiano che sfidò la mafia», per «far conoscere la sua vita, ripercorrendo la storia passata dei nostri emigranti e raccontare tramite una rivisitazione storica il fenomeno mafioso, che, già presente dal XIX secolo in Sicilia, era riuscito ad arrivare oltre Oceano, grazie al legame con la mafia americana e alle sue ramificazioni». Importante è «divulgare l’opera di Joe Petrosino, affinché il suo impegno non rimanga vano e possa contribuire, nell’attuale contesto, a sensibilizzare l’opinione pubblica ed a combattere la criminalità organizzata». Dalla lotta alla ’Ndrangheta alla lotta contro la malattia. Si concluderà, giorno 5, con “LHENA” di Olga Fotino (presentato dal prof. Pietro Scorza). Il primo romanzo della Fotino parla di malattia e di immigrazione. Lhena, la protagonista, è intrappolata in due problemi: «la malattia “bipolare” e il dilagare dell’eroina alla fine degli anni ’70, gli anni della contestazione giovanile». Ma aiutata dagli affetti familiari, dopo una lunga sofferenza, arriverà la rinascita, un raggio di speranza di vita futura.