CATANZARO. “In 30 anni nulla sembra cambiato nella gestione della forestazione calabrese”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri illustrando i risultati dell’inchiesta su Calabria Verde. “La mia prima indagine quando ero giudice istruttore a Locri – ha raccontato il magistrato – riguardava proprio la forestazione. Emersero illeciti e clientele che portarono anche all’arresto dell’allora vicepresidente del consiglio regionale. Con questa nuova indagine mi sono reso conto che nulla è cambiato. Negli indagati di oggi rivedo la stessa arroganza e sicurezza dell’impunità”. “Noi non siamo chiamati a dare giudizi etici – è stato il commento del procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri – ma dobbiamo individuare fatti penalmente rilevanti. Ebbene quello che è emerso durante le indagini è sconcertante con un utilizzo spregiudicato di fondi pubblici. L’inchiesta rappresenta solo un primo step di un’indagine più ampia”. Il colonnello della Guardia di finanza Carmine Virno ha invece sottolineato come la gestione dei vertici di Calabria Verde abbia prodotto “un danno di circa 80 milioni di euro alle casse della Regione. L’ente infatti non potrà rendicontare alla commissione europea e i soldi già spesi resteranno quindi in carico alla Regione”.
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