Giornata amara per le calabresi di Lega Pro. Tre sconfitte e solo un pareggio, quello del Catanzaro in casa con il Melfi ultimo in classifica che scontenta i tifosi.
Il Cosenza inciampa ad Andria, su un campo tradizionalmente poco felice per i lupi calabresi. Dopo tre vittorie consecutive si arresta la marcia rossoblù sotto i colpi di Cruz al 16’ con un bel tiro da posizione invitante e di Rada al 26’ della ripresa. Cosenza sottotono e privo di idee, una gara interpretata male, come ha ammesso Roselli a fine match. La sconfitta fa scivolare i silani al quinto posto, superati dal Matera che dilaga a Reggio Calabria nel finale. Impressionante prestazione dei lucani capaci di andare a bersaglio 6 volte contro una Reggina che, al cospetto del suo pubblico che l’ha incitata dall’inizio alla fine, non ha ripetuto le splendide prestazioni delle ultime settimane. Scatenato in avvio il brevilineo attaccante materano Maicol Negro, fedelissimo di Auteri. L’ex salernitano apre al 5’ su rigore dopo un atterramento di Sala su Sartore. Bissa al 28’ quando s’infila tra Gianola e Sala toccando di punta la palla del due a zero. Al 32’ la Reggina torna in partita con un’azione di scuola tipicamente zemaniana. Oggiano Coralli Porcino che in scivolata realizza l’1 a 2.
Ma è fuoco di paglia. Il Matera si rimpadronisce del centrocampo e ricomincia a randellare. Al 39’ Strambelli colpisce la traversa. Un minuto dopo Negro punisce ancora gli amaranto impauriti e sterili. Difesa in bambola e l’attaccante materano fa quello che vuole, fino a piazzare la palla nell’angolo con estrema tranquillità. Un disastro la difesa calabrese nel primo tempo, tagliata a fette dalla velocità e dai tagli degli attaccanti ospiti in stato di grazia.
Al 4’ della ripresa il capitano Coralli accorcia il divario ma alla mezz’ora Carretta realizza in scioltezza il 4 a 2. Le distanze aumentano nel finale. La difesa è ancora in bambola e Sala non sembra sempre all’altezza. Prima il solito Iannini e poi l’ex Louzada rendono amara la serata dei padroni di casa, sconfitti alla fine per 6 a 2.
Il Catanzaro del nuovo tecnico Nunzio Zavettieri, il quarto allenatore della stagione scelto dal patron Cosentino dopo sole 10 giornate, deve accontentarsi di un pareggio, peraltro ottenuto in rimonta, contro il Melfi, ultimo in classifica. Neppure l’ennesimo cambio in panca scuote i giallorossi calabresi ed anche il Melfi esce imbattuto. Contro un altro avversario rognoso ma modesto, la squadra giallorossa delude ancora e resta in zona playout. Apre Giovinco all’8’ con un bel destro che gela Gragnaniello. Reazione lucana con Pompilio al 13’ e con De Vena all’8’ della ripresa. Sono loro a ribaltare il punteggio. La rete del definitivo 2 a 2 è realizzata da Carcione alla mezz’ora con un gran destro da fuori area. Solo un punto quindi mentre la contestazione alla dirigenza Cosentino da parte della curva e dei 1300 presenti si fa sempre più strisciante.
La Vibonese dura solo un tempo e crolla nella ripresa. La Virtus Francavilla così fa sua la sfida salvezza. Le reti tutte nei secondi 45’.
Galdean apre le marcature al 6’. Bello il pareggio calabrese, opera del solito Saraniti con uno stacco aereo imperioso 3’ dopo.
Al 23’ Idda riporta avanti i salentini che chiudono la pratica al 29’ con Alessandro.
Sesta sconfitta per i rossoblù ed ultimo posto. Anche Costantino ora è in bilico. Probabilmente sarà decisivo il derby di domenica con la Reggina.
Manuel Soluri