CATANZARO. L’individuazione dei territori di Catanzaro, Crotone, Lamezia Terme e Vibo Valentia come aree di crisi industriale, da candidare alle agevolazioni previste dallo Stato, è un atto di fondamentale importanza per il rilancio dei sistemi produttivi locali, che restituiranno attrattività di capitali e dinamismo economico all’area centrale della Calabria”. Lo afferma il consigliere regionale Antonio Scalzo (Pd) dopo l’approvazione, da parte della giunta regionale, dell’elenco dei territori calabresi che sarà trasmesso al ministero dello Sviluppo economico, al fine di ottenere i fondi previsti dalla legge 181/1989 per le “aree di crisi industriale non complessa”. Scalzo sottolinea “il notevole rilievo socio-economico del provvedimento adottato, su proposta dell’assessore Carmen Barbalace, dall’esecutivo guidato dal presidente Oliverio. Ho sostenuto con grande determinazione, trovando ascolto e attenzione in seno alla giunta regionale, la necessità di inserire l’area centrale della Calabria, con i relativi “sistemi locali del lavoro” nell’elenco dei territori da candidare ad area di crisi. Esprimo perciò il mio vivo compiacimento per l’attenzione del governo regionale”. Per effetto di questa delibera – prosegue Scalzo – in seguito al completamento dell’iter ministeriale, sarà possibile predisporre un’azione congiunta tra Stato e Regione, al fine di garantire la ripresa delle attività industriali, assicurare la salvaguardia dei livelli occupazionali, sostenere i programmi di sviluppo, ma anche attrarre nuovi investimenti e riqualificare l’ambiente”. Il consigliere regionale sottolinea “le ricadute concrete dell’applicazione della legge 181 sul territorio, anche in ragione delle agevolazioni finanziarie che possono coprire fino al 75% degli investimenti, in parte a fondo perduto, in parte mediante finanziamenti agevolati. È quanto gli imprenditori e gli operatori economici del territorio ci chiedono: una vera e propria “boccata d’ossigeno”, per far ripartire gli investimenti e attivare un circuito virtuoso, destinato a generare una crescita economica complessiva del territorio”. Ad avviso di Antonio Scalzo, “le province di Catanzaro, Crotone e Vibo devono puntare a svolgere una funzione strategica, che dovrà essere sempre più esaltata nel contesto socio-produttivo regionale. Ciò anche grazie al ruolo di Lamezia, che tra l’altro sta rafforzando ulteriormente le sue caratteristiche di principale snodo delle comunicazioni e dei trasporti su scala regionale, come dimostrano i numeri che fanno “viaggiare” l’aeroporto internazionale verso il traguardo dei due milioni e mezzo di passeggeri annui. La riqualificazione e il rilancio dei tessuti produttivi locali, nel campo manifatturiero, ma anche in quelli dei servizi, del turismo, dell’agricoltura e del commercio, saranno importanti non solo per i territori direttamente interessati. Credo che queste città e i loro comprensori – conclude Scalzo – debbano ambire al ruolo di guida dell’economia calabrese. E questo provvedimento va nella direzione che auspichiamo”.