REGGIO CALABRIA. “La nota diramata ieri dai quattro esponenti dell’ala minoritaria del Ncd reggino non ci sorprende. Nessuna idea per la città e nessuna risposta nel merito sulla questione posta”. Lo afferma, in una nota, la Federazione provinciale di Reggio Calabria del Pd. “Prendiamo atto – aggiunge – che Lucio Dattola, dunque, non si dimetterà né da Unioncamere, né dalla Camera di Commercio, uniformando il suo stile politico ed amministrativo a quello del ‘Modello Scopellitì: occupare tutte le poltrone possibili, in sfregio ai principi democratici di autonomia delle istituzioni dalle cariche politiche di parte. Nulla dicono i nostri, nella nota, sull’opportunità di tale permanenza, ma siccome hanno un concetto singolare della decenza, arrivano ad accusare il Pd di offrire prebende per il sostegno a Falcomatà. Anziché chiedere scusa e tacere, tentano di rovesciare la realtà. Metodo ormai conosciuto quanto fallimentare. Dopo il crollo e le macerie prodotte dal ‘modellò, alcuni esponenti che avevano sostenuto Scopelliti ed Arena hanno pubblicamente manifestato un dissenso ed espresso un giudizio duro, fondato sulla evidenza dei fatti. Noi non abbiamo offerto e non offriremo nulla, per tre ragioni: non ci permettiamo di invadere terreni e pratiche di esclusiva competenza degli Scopellitìs; non gestiamo alcun centro di potere: possiamo soltanto promettere impegno e passione per ridare speranza e futuro ai reggini”. “Nel merito – sostiene ancora il Pd – assistiamo a pubblicazioni di short list da parte di aziende regionali pubbliche, a contratti per professionisti, ad assunzioni a tempo determinato. Naturalmente stiamo raccogliendo i documenti, faremo interpellanze ed esposti e seguiremo ogni procedura a tutela del diritto di tutti ad accedere a selezioni e quant’altro. Tutto questo a proposito di prebende. I metodi clientelari, l’utilizzo della sanità per costruire liste, non passeranno. Altro che accuse e chiacchiere. Il cambiamento è arrivato e non lo fermerà nessun rigurgito”.