CROTONE. Il campionato di quest’anno in Serie A potrebbe riservare grosse sorprese, alcune di queste storiche. Con una connotazione negativa però, parliamo in particolare della quota salvezza che potrebbe essere bassa come mai è accaduto prima nella storia del calcio italiano. In questo momento è occupato quel quart’ultimo posto dall’Empoli, a soli 11 punti. Seguono a ruota Crotone e Pescara, rispettivamente a nove ed otto punti. Relativamente vicine, nonostante un rendimento quasi disastroso: i calabresi hanno vinto appena la seconda partita sulle sedici finora disputate proprio contro la squadra di Oddo nell’ultima di campionato. Gli abruzzesi, incredibile ma vero, non hanno mai ottenuto i tre punti sul campo sino ad oggi, nemmeno quando hanno giocato per quasi un tempo in casa contro il Torino in undici contro nove. Il Pescara vivacchia al penultimo posto solo grazie a quei tre punti ottenuti a tavolino contro il Sassuolo, altrimenti sarebbe ultimo dietro il Palermo a quota zero successi in sedici partite. Ne mancano solo tre al giro di boa ed anche ipotizzando una vittoria dell’Empoli, difficilmente si supererebbe quota 15. Ciò vuol dire che per quest’anno salvarsi vorrebbe dire arrivare solo a trenta punti circa, ben dieci bene di quei fatidici quaranta da sempre auspicati per la tanto agognata salvezza.
Sia Crotone che Pescara non hanno allestito una squadra all’altezza per questa categoria, in particolar modo i calabresi dopo aver ceduto i due migliori giocatori quali Ricci e Budimir. A dire addio anche l’allenatore Juric, passato al Genoa. Il Pescara invece, forte di un gioco spumeggiante espresso in B e di un parco giovani di prim’ordine aveva forse sopravvalutato il valore di una rosa comunque capace di rendere finora al di sotto delle attese, arricchita da elementi di grande qualità ed esperienza come Aquilani e pepe. Eppure l’inizio era stato incoraggiante, con l’esordio a cospetto del Napoli finito 2-2, dopo essere stati avanti di due gol e l’-1-0 con l’Inter, ribaltato solo negli ultimi istanti dai nerazzurri.
Il Crotone sino ad oggi ha senza dubbio dimostrato di essere più squadra, combattiva e compatta nonostante una rosa meno attrezzata, raggiungendo anche la vittoria per due volte in casa, da quando può giocare dinnanzi al suo pubblico. Nessuna delle due ha però tenuto fede a quelle che sono le medie europee di investimenti necessari per la permanenza nella massima serie. In particolar modo urgevano interventi a centrocampo, dove invece soprattutto il Crotone si è indebolito senza mettere una toppa a pesanti addii. Il Pescara dal canto suo ha ceduto Lapadula, che bene sta facendo al Milan, senza però sostituirlo all’altezza, incassando i 10 milioni senza però reinvestirli.
Solo un livellamento verso il basso della quota salvezza permetterà probabilmente alle due squadre di coltivare i sogni di permanenza in Serie A sino all’ultima giornata.