No al ballottaggio, resta il premio di maggioranza, i capilista eletti in più collegi non potranno più optare ma si vedranno assegnato il collegio con il sorteggio. E’ questa la decisione della Consulta sull’Italicum. Una decisione che porta a una legge immediatamente applicabile. E, proprio alla luce di questo diversi partiti chiedono che si voti subito. Ecco i punti sui quali si è pronunciata la Consulta: Stop al ballottaggio, ok a premio di maggioranza – La corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il ballottaggio previsto dall’Italicum, la legge elettorale in vigore dal luglio 2016 ‘impugnata’ da un pool di legali in qualità di cittadini elettori. E’ stato invece giudicato legittimo il premio di maggioranza che la legge attribuisce al partito che supera il 40% dei voti. Non opzione ma sorteggio per capolista eletto in più collegi – La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la disposizione dell’Italicum che consentiva al capolista eletto in più collegi di scegliere a sua discrezione il proprio collegio d’elezione. Bocciata la possibilità di opzione per il capolista eletto in più collegi, residua il criterio del sorteggio. “A seguito di questa dichiarazione di incostituzionalità, sopravvive comunque, allo stato, il criterio residuale del sorteggio previsto dall’ultimo periodo, non censurato nelle ordinanze di rimessione”. I rilievi su questi aspetti erano contenuti in cinque ordinanze giunte dai tribunali di Messina, Torino, Perugia, Genova e Trieste. Matteo Renzi è molto “soddisfatto” per l’esito della sentenza della Consulta che, ha spiegato ai suoi, conferma l’impianto dell’Italicum togliendo solo il ballottaggio. “Basta melina, il Pd è per il Mattarellum, i partiti dicano subito se vogliono il confronto. Altrimenti la strada è il voto”, è la linea che il leader dem avrebbe indicato ai suoi. “La corte costituzionale ha tolto il ballottaggio, ma ha lasciato il premio di maggioranza alla lista al 40%. Questo è il nostro obiettivo per poter governare. Ci presenteremo agli elettori come sempre senza fare alleanze con nessuno”, scrive Beppe Grillo sul suo blog in un post dal titolo “Habemus Legalicum”. Non ci sono più scuse: parola agli italiani! Lo scrive su Twitter il leader della Lega Nord, Matteo Salvini che propone il 23 aprile come possibile data per le elezioni politiche. “Ora che abbiamo anche una legge elettorale non ci sono più scuse: sabato 28 gennaio tutti in piazza a Roma per chiedere elezioni subito”, scrive su Twitter Giorgia Meloni, leader di Fdi, commentando la sentenza della Consulta sulla legge elettorale. “La decisione della Corte costituzionale in merito all’Italicum cancella definitivamente il ballottaggio, bandiera di Renzi e del renzismo. Aveva ragione il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: la totale difformità tra il sistema elettorale della Camera dei deputati e quello del Senato necessita di un deciso intervento parlamentare per armonizzare i due sistemi di voto”, commenta in una nota Forza Italia.