REGGIO CALABRIA. La sezione di Reggio Calabria del Tribunale amministrativo regionale continua ad aumentare il numero di sentenze pubblicate nel corso dell’anno nonostante un organico di magistrati ridotto di oltre la metà. E’ il dato più evidente che emerge dalla relazione letta dal presidente, Roberto Politi, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar reggino. “Già quest’anno – ha commentato il presidente Politi – come del resto gli anni precedenti abbiamo consolidato un considerevole incremento nello smaltimento dell’arretrato. Abbiamo portato il Tar a livelli di efficienza mai raggiunti precedentemente, contiamo di procedere su questa direzione soprattutto perchè siamo sempre più convinti che per l’utenza del servizio Giustizia sia rilevante che la risposta venga in tempi rapidi, perchè l’attesa di anni, come purtroppo le cronache regionali testimoniano soprattutto a proposito di attività della giurisdizione ordinaria, sono del tutto inaccettabili”. Il numero complessivo delle sentenze pubblicate nel 2016 (comprensivo delle sentenze rese in forma semplificata) si è ragguagliato a 1242. Nel 2012 le sentenze pubblicate sono state 572, 559 nel 2013, 718 nel 2014 e 1109 nel 2015. “Abbiamo dato spessore, sostanza e, sopratutto, continuità – scrive il presidente nella relazione – ad una tendenza costantemente accrescitiva del risultato dell’attività giurisdizionale, con un incremento percentuale dell’11,99 % rispetto al 2015; del 72,98% rispetto al 2014 e addirittura del 122,18 % con riferimento all’anno 2013”. Ma non solo, bisogna anche tenere conto che l’aumento nel 2016 rispetto al 2015 è avvenuto nonostante il decremento di una unità di personale di magistratura, poichè un magistrato è stato adibito a diversa sede. Dal primo gennaio, con le novità introdotte, il processo amministrativo si svolge tutto in forma telematica. La prospettiva del Tar reggino, dunque, è di proseguire nell’ottimo trend, soprattutto se verrà incrementata la dotazione organica del tribunale, che in questo momento ha soltanto 3 magistrati su un organico complessivo di 7, quindi siamo sotto al 50 % dell’organico “Infine la prospettiva – ha concluso il presidente Politi – di arrivare, auspicabilmente con l’intervento del governo e del legislatore, a delle modifiche ulteriori del processo amministrativo che lo rendano più veloce, più agevole, di più intensa ed immediata praticabilità per l’utenza, in modo tale di consentire un avvicinamento della risposta in termini di giustizia alla domanda che viene formulata dai cittadini”.